„Io non so ben ridir com' i' v'intrai,
tant' era pien di sonno a quel punto
che la verace via abbandonai [...]
[...]così l'animo mio, ch` ancor fuggiva,
si volse a retro a rimirar lo passo
che non lasciò già mai persona viva.“
I villaggi turistici sono pieni di personaggi degni di nota, oltre che pieni di insidie, e questo dovrebbe saperlo bene anche la mia collaboratrice, oltre coloro i quali si sono già ritrovati in una simile esperienza.
Dunque, cominciamo dall` inizio!
Dicevo che „non so ben ridir com´i´v´intrai”, giacché stanco „ l´animo mio, ch´ancor fuggiva, / si volse a retro a rimirar lo passo/ che non lasció giá mai persona viva“. „Lo passo“ sta per il traggitto Palermo – Lamezia Terme, ovvero qualcosa come nove ore e mezza di viaggio, che in origine dovevano essere solo sette! Cosa era mai successo? Niente! Niente di importante... Ero solo arrivata in ritardo, con una valigia di cartone (made in china)le cui dimensioni non sarebbero state considerate esagerate, se non fosse che l´oggetto di paragone ero io. Io, un metro e ho tanta voglia di crescere, ovvero un metro e un succo di frutta, per citare un caro compagno delle medie.
Arrivata in ritardo di due minuti alla stazione, e chiaramente non per colpa mia, scopro che l´eccezione conferma davvero la regola: il treno questa volta era partito in perfetto orario. SconcerTATA, mi chiedo che ne sará di me e della Bestia (= la mia mega valigia di cartone, tra l´altro arancione). All´ufficio informazioni mi dicono che posso prendere il prossimo treno, solo che in questo caso avrei dovuto effettuare piú cambi.
Io non avevo di certo capito, quindi ho creduto di essere fortunata, e, giunto il treno, ho iniziato il mio viaggio verso l´inferno, convinta che si trattasse di un villaggio turistico, e che mi sarei divertita, nonostante tutto.
Insomma partita alle 8:30 del mattino „lo passo“ fu Palermo- Messina, Messina- Villa San Giovanni ( naturalmente con il traghetto, che guarda caso si chiama „Caronte“, ma se faranno il Ponte mi sa che Dante dovrá resuscitare e inventarsi un altro nome!!)), San Giovanni- Lamezia, Lamezia- Catanzaro lido, Catanzaro lido- Botricello, e sono giá le 18: 30 („e fu subito sera“)...
Giunta finalmente nel mio alloggio, la mia compagna di stanza,( una delle tre), mi informa subito di quanto sia conveniente fornirsi subito di catena e lucchetto, per bloccare le ante dell` armadio, e poter lavorare da quel momento in poi, senza fare cattivi pensieri...
Avrebbe forse dovuto essere giá questo un campanellino d´allarme?
No, non per me...
...to be continued...
3 commenti:
OH! Ma quale onor rimirar lo passo e trovarla qui a rimembrar assieme a noi le mille vicissitudini da lei affronTaTe per giunger infin a simil conclusion:
Coem la barca lascia la scia...io ti lascio la firma mia...
Aspettiamo, io e tutti i miei io, di leggerti ancora.
Se il primo monito non è bastato, ecco che giunge il secondo: Questa non è una Repubblica...e io sono una Capa Assoluta del blog...tu sei una collaboratrice...amaTA, rispeTTaTA, a volte maltraTTATA, limiTATA ma pur sempre coccolata.
Non ti senti molto puntinista da quando scrivi in questo blog?
Ok, ció significa che se non ti chiamo Capa ti offendi?
Allora Capa ti ringrazio, e spero di scrivere presto! Da quando scrivo in questo blog non solo sono tornata a sentirmi puntinista, oltre che limiTATA:), ma anche piú ottimista, infatti spero che l´appellativo di "limiTATA" un giorno diventi "superdoTATA". Basta solo fare di piú;)
No cara mia Taten, puoi anche non chiamarmi :-)
Tu sei già superdoTATA anche quando ti senti limiTATA...l'importante è che tu non sia sfrutTATA ma solamente accontenTATA...
Basta. Adesso scriviamo solo cose serie...
Baci
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