E poi c´era anche lui: Sforbicia!
Cosí veniva chiamato per la sua abilitá, non comune, di “sforbiciare” con le gambe sul campo di calcio.
Non essendo un´intenditrice di questo sport, non riuscii mai a catturare questa immagine mitica e un pó sfocata che probabilmente vedeva questo atleta muoversi al rallentatore agitando le gambe, come a dare ginocchiate all´aria, mentre con destrezza cercava di non farsi fregare il pallone dall´avversario. Per rendere l´immagine piú nitida poi bisognerebbe tenere in considerazione un altro elemento fondamentale: i capelli di Sforbicia! Un caschetto castano chiaro che di certo in nessun caso sarebbe passato inosservato, quasi mi verrebbe da pensare al taglio sbarazzino di Nino D´Angelo (lui pare sia stato un punto di riferimento per miliardi di persone!!). Cosí come tutto il resto del corpo, anche i capelli parevano seguire e accompagnare le leggendarie sforbiciate: volavano per aria per poi posarsi nuovamente e ricadere sulla fronte (a Sforbicia piaceva portare la frangia), giusto in prossimitá dei grossi occhiali, che nonostante il nastro adesivo per tenerli insieme messo al centro, non lo abbandonarono mai, sempre fedeli a quel buffo naso aquilino...Io l´ho sempre immaginato cosí il caro, anche se poi non tanto, Sforbicia all´azione.
Se qualcuno di voi ha mai avuto una cosí mirabile visione, allora sappiate che si trattava proprio di lui, del mitico Sforbicia, che in quei del Villaggio fece sognare molti!
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