Quando stavamo per trasferirci in Canada dalla Sicilia, una
delle domande ricorrenti, dopo: “Il lavoro l’avete?”, era: “Ma perché in un posto così
freddo?”
Oggi, non essendo in vena di polemiche, non mi soffermerò su nessuna delle risposte date
alle domande in alto. Al contrario, essendo di buon umore, mi sofferemerò su due aspetti fondamentali: il Canada
agli occhi di un non canadese medio; il Canada agli occhi di un non canadese
medio che vive in Canada (il gioco di parole è assolutamente voluto).
Per un amante di
“gossip” culturale come me, avere l’opportunità di attingere informazioni
direttamente alla fonte è un dono dalle proporzioni notevoli. Il Canada,
infatti, grazie alla convivenza di persone provenienti un po’ da tutte le parti
del mondo, ha dato l’opportunità alla mia stessa natura di trovare il proprio
pane quotidiano fatto di aneddoti, storie di tradizioni ancestrali, luoghi
comuni, etc...
Per fare degli
esempi, ho avuto modo di sentire storie di emigrazioni (diverse dalla mia,
quantomeno nelle modalità) dalla bocca dei diretti discendenti. Ho visto foto,
ho capito come si organizza un matrimonio combinato in Sri Lanka, ho scoperto
che in alcune parti della Colombia si mangiano le formiche arrostite, buone
come un chicco di caffè tostato (se non fosse per le antenne e le zampe!); ho
scoperto che l’acqua di un lago non necessariamente è verde melma o marrone
fango e, per farla breve, ho un elenco infinito di cose da scoprire che voglio
gustare lentamente ma con la stessa goduria che si prova nel leccare un
cucchiaio pieno di nutella.
Un altro piccolo
appunto, che cade a fagiuolo per ciò che mi riguarda, è che le targhe dell’Ontario,
Provincia(che in Italia sarebbe più
a metà tra una regione e uno
stato) nella quale abbiamo deciso di vivere, recitano : “Yours to discover”. Io
le ho prese in parola!
Il Canada agli occhi un non canadese medio che non vive in
Canada è così:
Freddo. Con le camicie a scacchi. Pieno di verde. Gli orsi
ti bussano alla porta. Il cielo è
perennemente grigio. La temperatura in estate non sale al di sopra dei 5 gradi.
I bambini poverini sentono sempre freddo
ma, nonostante tutto, li portano all’aria aperta per abituarli. Se sei
emigrato, sei povero e affamato. I tuoi bambini, forse, anche un po’ sporchi e
tristi. Non c’è il formaggio
buono, non c’è la frutta buona, non
ci sono vestiti belli, belle riviste, posti da visitare. Ci sono solo ghiaccio
e neve. In Inverno fa buio presto e andare in macchina è pericolosissimo. La
neve, a volte, supera i tetti delle case. È sempre meglio avere una buona
scorta in casa di cibi in caso di emergenza. Ci sono tanti bellissimi laghi ma
l’acqua è sempre melmosa. Chi più ne ha, più ne metta!
Il Canada agli
occhi di un non canadese medio, che vive in Canada, è così:
Il Canada è
enorme. Un Paese con 10 Province e 3 territori. Provincia che vai, clima che
trovi! Per spiegare meglio ciò di cui parlo, oggi, vorrei usare due esempi
specifici: una città in Nunavut attraverso le foto di una mia gentilissima studentessa
d’italiano la quale ha acconsentito affinché le usassi nel mio blog; una zona
dell’Ontario (Bruce Peninsula) nella quale ho avuto l’immenso piacere di
trascorrere uno di questi AFOSI weekend
dell’estate in Ontario.
Iqaluit, Nunavut
Iqaluit (il cui
nome vuol dire “luogo con molti pesci” nella lingua inuktitut) è la capitale
del Nunavut (in Inuktitut, “la nostra terra”). Lingue ufficiali: le inuit, inuktitut and inuinnaqtun, inglese e
francese.
Da un tema scritto da Patricia in italiano, ho capito
che in Aprile ad Iqaluit c’era tanto freddo (-30, se non erro). Nonostante la
neve, il ghiaccio, il freddo, gli abitanti del luogo organizzano eventi
“sociali” che, nel suo caso, trattavasi di una gara di corsa con le slitte. I
cani che si rifiutano di correre, in compenso, sanno sorridere!
Prima che arrivi
l’autunno (guardare la foto che segue per comprenderne il
motivo!) si va in barca a fare la spesa per tutto l’anno (cereali,pasta, riso,
etc...) e, una volta la settimana, un simpatico signore che riesce a pilotare
un piccolo aereo porta sull’isola cibi deperibili.
Sauble Beach e Lion’s
Head, South Bruce Peninsula, Ontario
Io, per ignoranza, rientravo tra quella schiera di persone
convinte che l’acqua di un lago potesse soltanto essere melmosa, marrone,
verdastra e, in una parola, inaccettabile per chi come me fosse abituato a un
mare azzurro, verde smeraldo, limpido e cristallino (non ad Agosto e non
dappertutto!).
Ebbene sì,
devo ammetterlo! Quest’estate l’Ontario mi ha riservato un’altra grande
sorpresa: l’acqua di un lago trasparente e cristallina. Un lago abbastanza
grande da non far scorgere l’altra sponda e, dunque, dare la sensazione del
mare con l’unica e sottolineo UNICA differenza di immergersi in acqua dolce.
A nord di Vaughan, che a sua volta è definita come “the city above Toronto”, si trova una penisola (Bruce Peninsula) che,
devo dire, è un posto
assolutamente incantevole.
Un venerdi sera siamo partiti alla volta di Sauble Beach
dove avremmo trascorso un fine settimana
in un Motel (che in Nord America è
un po’ diverso da un Motel in Italia o in Brasile, a detta di alcuni cari amici).
Il sabato mattina ci siamo svegliati in un posto incantevole, un po’ fuori dal
tempo dove, a tratti, si ha la sensazione di essere in una sorta di “Casa nella
prateria”.
A causa della mancanza di acqua pubblica e sistema fognario,
le grandi catene alberghiere, i fast food e tutto ciò che di norma attira il turismo di massa sono stati costretti
a optare per altri luoghi, facendo di questa località un luogo estremamente incantevole.
Detto questo, dalla mia prospettiva, adesso non manca nulla
per rendere il Canada il luogo in cui voglio decisamente vivere.
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