tag:blogger.com,1999:blog-31657969549544899902024-03-22T02:17:23.118+01:00PROFILI ALTI...STATURE BASSE...perché i geni adesso siamo in due!When Two Overqualified Fingertips Have Something to Reveal...Claudiahttp://www.blogger.com/profile/10420602256820570881noreply@blogger.comBlogger106125tag:blogger.com,1999:blog-3165796954954489990.post-88107702763341514212012-10-24T17:58:00.002+02:002012-10-24T17:58:51.261+02:00
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Allora ragazzi, dove
eravamo rimasti? Ho già raccontato del fottuto armadio??</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
No? Meno male, perchè
quello è davvero un segreto. Mi scuso già in anticipo per un
eventuale linguaggio scurrile e boccaccesco, ma oggi ho messo il
cappello della Family Guy, e quando io indosso il cappello della
Family Guy, sono un po' irrispettosa delle regole.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Dunque leggo dal mio
diario: “Bisogna che sappiate che io saldo sempre i conti”.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Domande? Io si! Uno: il
plurale è in proiezione dei posteri? Due: forse si trattava di una
citazione musicale? </div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dzLIYWxbtWpctWXrvspRbVu43A5uWkB6B9WnMMgn6oMDWWYQJttliuZuQFUyxrsu19cT9PtLVwb_9N342Stug' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe> </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
scriverò ancora... </div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Mirahttp://www.blogger.com/profile/16066805916746118868noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3165796954954489990.post-24249772941688990982012-09-16T21:23:00.000+02:002012-09-16T21:23:34.690+02:00Momenti in the Promised Land
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">A
ritmo di musica il mio cervello stava registrando la nuova
informazione...piano piano per non shockarmi di botto. </span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Poi
il messaggio arrivò e con lui il dolore. Il dolore che esplose
incendiandomi, ma questo lo sapevo solo io: il mio viso non si
scompose di una virgola. Ma perchè era accaduto? Si sa che la vita è
fatta di momenti e uno di questi era stato dolorosissimo. In uno
slancio di amore cosmico infatti il mio amico mi aveva stretta
velocemente a se, ma non abbracciandomi diciamo frontalmente,
piuttosto di lato, veloce, intensamente e...con forza. Ecco si con
forza. Con forza stava, durante quell`attimo lunghissimo e intenso,
schiacciando il mio orecchio, anzi no!, il mio piercing non ancora
del tutto cicatrizzato contro la sua pancia, dove orecchio sta a
pancia come un metro e 80vogliadicrescere sta a 2 m. Punto. </span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Poi
mi venne in mente uno dei momenti più FantozziAni, oltre che
MiraBili della mia vita...</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">...si
trattava di una delle manifestazioni culturali più attese e più
discusse dell`universo e io ero là!! Wow!!! Io ero là e mi sembrava
così inverosimile che credetti di volare...Poi capii che stava
accadendo davvero, stavo davvero volando...Volando da quella sorta di
palchetto su cui mi ero arrampicata per riuscire a vedere cosa stesse
succedendo (ovvero l`evento stesso) e inoltre non farmi schiacciare
dalla folla inferocita.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Insomma
caddi. Accadeva mentre saltellavo su quel palchetto cantandomi
allegra: </span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dwfhCHez7KbbOVJOZbRxsd9OEABGsKosw4uKDv6TXnwvgif9uQ2OIbmW6ZbnWrQnystaAL8h6PKFJFpEo_Z9w' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"> </span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Poi
tutto accadde velocemente ed ecco che vissi l`attimo di nuovo: un
piedino per vendicarsi della zeppa alta dello stivale in cui lo avevo
stipato, o forse stufo delle mie manie di egocentrismo cercò di
darsela a gambe (a gambe! un piedino!! Ahahahahahah!!), e...Slop Slap
(=immaginate uno schiocco di lingua!) ho fatto un volo che nonostante
lo smarrimento feci subito accompagnare dalla traccia“...I belive
I can flyyyyyyyy...I believe I can touch the skyyyyyy...” cantata
da me. </span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dydSaOcvBIAWvVdJHfJz5Zarr0wh_gPAiBENYFW2PXgI7Am1IG91wzyqwSb8mS8wJvzVRm0X8_DoEN3wWT4yg' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Poi rovinai al suolo: “Whatever I said, whatever I did, I
didn't mean it...I just want you back for good... Whenever I'm wrong,
just tell me the song and I'll sing it...I want you back for good...”
dei Take That.</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dxKlWqRij-oebXSKSeK8Xl8v8y4hfK-hp5OKBW_PRoC91VfnPl65a11QEh603UNgqZMyWWkfsl1vUtbnsWC' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Naturalmente
non riuscii subito ad alzarmi, congestionata dal freddo com`ero:
scivolai ripetutamente con disinvoltura. Quel tipo di disinvoltura
che può sfoggiare solo uno che potrebbe chiamarsi Benito e vive
secondo il motto: se la realtà vera non ti ama tu tradiscila con una
realtà parallela tutta tua. Oppure secondo il detto: mangia ogni
mela pensando che sia una banana, e presto o poi diverrà realtà! O
ancora: guardati allo specchio e ignora ciò che vedi, è come ti
senti che conta; inoltre non puzzi neppure tanto. </span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">D`un
tratto capii che nessuno si era accorto di nulla, o almeno nessuno
del gruppo cui facevo parte: a volte è proprio un bene che la gente
sia cieca dinanzi la realtà. Solo una biondina laggiù stava per
rovinare tutto...la mia bocca si aprì e...: “You say
it best...When you say Nothing at
aaaaaaaall...nnannnannnannannaaaaaaaaaaaaaa...”...</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dzoVNSSZQWaw5N20u9pOOuVOPs3F7QkJqg0VGfHvtQ0zEl01CU4xbApkkSQtOz_SIK1EHB4NrYzqhCaWSuCCw' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Ammaliata
quando smisi di cantare aveva già scordato il motivo per cui aveva
aperto bocca...</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">A
casa non era tornato nessuno...credevo io. Mentre uscivo dalla mia
camera uno di loro tornò: “Non è vero che eravamo tutti via. Non
vedi le scarpe da uomo che stanno davanti la porta di lei?”.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Era
vero. Feci retromarcia tastandomi il piercing ancora traumatizzato,
tanto che al tocco delle mie dita si ritirò subito indietro,
impaurito, per poi avvicinarsi piano piano. Pensai alla differenza
tanto importante tra cool e uncool (not cool). Pensai alla mia idea
cool di fare una foto tutti sul mio letto. Guardai il mio letto.
Pensai a quanto fosse uncool il mio letto rotto che aveva ceduto
sotto il peso di tutti noi...</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span><br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
Mirahttp://www.blogger.com/profile/16066805916746118868noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3165796954954489990.post-42176159286378956532012-08-31T14:10:00.002+02:002012-08-31T14:12:19.859+02:00Wrecking Ball, Toronto 2012. Diario di una serata<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPEi0GrHNGJBU0md6vOjiNxrmOlVvgm82h5_00BiH2X4fRiWug3CRQhpZa0Sx-mAOEDShAcAdyLZh-WI5bGz-lD_y2PEYgCi0l95F-6UuqEjV1ZUrD1iVqR52ZP3qj9hJtm4qAbr-xyAU/s1600/DSC_0542.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="267" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPEi0GrHNGJBU0md6vOjiNxrmOlVvgm82h5_00BiH2X4fRiWug3CRQhpZa0Sx-mAOEDShAcAdyLZh-WI5bGz-lD_y2PEYgCi0l95F-6UuqEjV1ZUrD1iVqR52ZP3qj9hJtm4qAbr-xyAU/s400/DSC_0542.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">In attesa di assistere per la terza volta a un concerto di
Bruce Springsteen, inevitabilmente, ho rivissuto molte delle tappe che nel 2007
mi portarono a laurearmi con una tesi prevalentemente concentrata su alcuni dei
suoi testi e sulle scelte che lo portarono a “The Ghost of Tom Joad”.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Un periodo <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ricco di
emozioni e, di conseguenza, un’attesa ricca di emozioni quella che da Vaughan
mi ha portata al Roger Center di Toronto. </span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Il biglietto riportava come orario d’inizio le 19:30. Al
nostro arrivo, lo stadio era pressocch<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">é</span>
vuoto. Era ovvio che i <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Torontonians</i>
sapessero benissimo che lo spettacolo sarebbe cominciato almeno una mezz’ora
dopo. Attesa. Un sorriso incontrollabile <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>nel guardarmi intorno e nel cercare di
comprendere quale fosse l’et<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">à</span>
media degli spettatori. <span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">È</span>
solo un’opinione ma mi pare che, da questa, a un concerto si possano dedurre
tante cose sull’artista stesso.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Un pubblico non giovanissimo attendeva sorridente l’inizio
dello spettacolo. Sebbene un po’ in ritardo, il pubblico composto continuava a
bere birra, scattare foto. Un bel po’ di capelli brizzolati e “rughe
d’espressione”, di jeans dal taglio non proprio moderno e di genitori con figli
ventenni al seguito facevano da sfondo a una simpatica atmosfera che, di tanto
in tanto, mi pizzicava l’anima.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Elegante, simpatico, discreto e travolgente <span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">è </span>arrivato sul palco un Bruce
Springsteen il quale ha immediatamente annunciato le sue intenzioni per il
resto della serata: “We’re going to have a party!”</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjAfIqCmQjm1HlRETGtk3w2yYIHNDK4ck9JHNcnHAF4yVnuWGSiCekx4Ry2jK04ukNAHQoxA5icGGt0DqKB_jTW4NEA2ILSTW7qESXAxCwxJBUpdJuqHTxAg9MNI31Ucnn_n1zeXzx4VU/s1600/DSC_0549.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="267" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjAfIqCmQjm1HlRETGtk3w2yYIHNDK4ck9JHNcnHAF4yVnuWGSiCekx4Ry2jK04ukNAHQoxA5icGGt0DqKB_jTW4NEA2ILSTW7qESXAxCwxJBUpdJuqHTxAg9MNI31Ucnn_n1zeXzx4VU/s400/DSC_0549.JPG" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;"><span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">È</span> fuor di
dubbio che lo spettacolo sia stato una vera e propria festa...una di quelle che
riescono talmente bene che alla fine ci si sente soddisfatti, sazi, appagati.
Nessuno si aspettava, ma tutti speravano, che lo spettacolo durasse circa 3 ore
e 40. Ad essere sincera, tenendo conto che Springsteen ha cominciato a correre
e saltare sul palco sin dalla prima canzone, io ero quasi certa che non ce
l’avrebbe fatta a tenere quel ritmo per troppo tempo. Mi sbagliavo.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Il concerto <span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">è</span>
stato davvero una festa. A detta di Ale, che qualche mese fa era andato assieme
a Lorenzo ad assistere al concerto di Buffalo (USA), i due spettacoli, pur
appartenendo allo stesso tour, sono stati portati avanti con tensioni emotive
assolutamente differenti. Quello statunitense carico di tensione, una sorta di
“pesantezza” determinata dall’assoluta immedesimazione con i testi delle
canzoni. Chi conosce Bruce Springsteen sa che, nella maggior parte dei casi, ci
si imbatte con il rovescio della medaglia del “sogno americano”.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">A Toronto, per quanto vicini di casa degli Stati Uniti
d’America, l’atmosfera era assolutamente diversa. La voglia era evidentemente
quella di divertire e, a mio parere, far rivivere a quella non pi<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">ù</span> giovane schiera di spettatori la
passione per il vecchio e sano rock.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Per quel che mi riguarda, tra i 3 concerti visti , Firenze
2001, Caserta 2006, Toronto 2012, quest’ultimo <span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">è</span> stato il pi<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">ù</span>
classico e rock di tutti. Pi<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">ù</span>
di tre ore di concerto, con qualche canzone da me assolutamente sconosciuta
(per esempio, <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Thunder Crack</i>), hanno
fatto s<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">ì</span> che nella mia mente
si profilasse l’opportunit<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">à</span>
di andarlo a vedere ancora e ancora.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Per quel che riguarda la mia esperienza canadese, inoltre,
il concerto mi ha offerto un ulteriore punto di osservazione da un punto di
vista prettamente antropologico: il canadese alle prese con il rock. </span></div>
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;">Il
titolo di un saggio che mai scriver</span><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;">ò</span><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;">
sarebbe: “Un popolo e il rock. Storia di un’implosione emotiva con il sorriso
a<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>32 denti!”</span><br />
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;"></span><br />
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;"></span><br />Claudiahttp://www.blogger.com/profile/10420602256820570881noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3165796954954489990.post-75547863279843175402012-08-30T19:06:00.000+02:002012-08-30T19:06:16.500+02:00Blu Rivoluzionario
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOaHw9k-wPIoZJJy4JGnGgnGPvzaXAmciJB5UDBvRjJgpKo8_BRNCwQs2mLpZiz2wOBS9JGr9ep9RRlCfjaFjyI0FbUdU8UMbP-1eivAW7rMLtl2sgQ67xFduf74Ntv-2xuCbBt67WMHC9/s1600/obliotata.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="342" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOaHw9k-wPIoZJJy4JGnGgnGPvzaXAmciJB5UDBvRjJgpKo8_BRNCwQs2mLpZiz2wOBS9JGr9ep9RRlCfjaFjyI0FbUdU8UMbP-1eivAW7rMLtl2sgQ67xFduf74Ntv-2xuCbBt67WMHC9/s400/obliotata.jpg" width="400" /></a><span style="font-size: small;"><i>Ricordati di me quando me ne sarò
andata,</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><i>partita per sempre nella terra del
silenzio;</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><i>Quando non potrai più tenermi per
mano</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><i>né io, pur volgendomi per andare,
restare.</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><br /></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><i>Ricordati di me quando, giorno dopo
giorno,</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><i>non potrai più parlarmi</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><i>del futuro che avevi pensato per
noi:</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><i>solo ricordati di me; sai che sarà
tardi allora</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><i>per chiedere consiglio o pregare.</i></span></div>
<div style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><br /></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><i>Ma se il mio ricordo dovesse
abbandonarti</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><i>per un poco</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><i>e poi di nuovo ti tornassi in mente,</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><i>non addolorarti,</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><i>poiché, se il buio e il
disfacimento</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><i>lasciano vestigia dei pensieri che
ho avuto,</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><i>è assai meglio che tu dimentichi e
sorrida</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><i>anziché ricordare e rattristarti.
(Christina Rossetti)</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><br /></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Original Gay continuava a fissarmi
incredulo: “E dove te ne vai?”.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Nessuno lo sapeva, tanto meno io. Ad
essere più precisi credevo di saperlo...ma...ma...ma...</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Quando mi svegliai, una strana
sensazione di appagamento mi pervase. Mà mà mà...mà come mai?</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">La guancia era in un lago caldo, e come
tutti i laghi, le sue acque non erano salate, ma come l'eccezione che
conferma la regola, putride e un po' melmose! In un sostantivo: la
mia saliva. (La similiatudine dei laghi la dedico ovviamente alla mia coblogger, che approfitto per salutare: Ciao miaaaaa Deeeaaaaaaaa!!!!!!).</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Ero ferma. Svampita, come una donna che di certo si
chiama Paloma che è appena uscita dal bagno dell'aeroporto e muove
la testa a scatti in tutte le direzioni perché cerca un volto amico
rassicurante. Quello del marito?</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Ero ferma. Ero ferma e i miei occhietti
ancora rincoglioniti provavano a decifrare quei simbolini luminosi.
Lettere? Lettere dell'alfabeto? Aeroporto? Aeroporto. Questa era
l'unica parola sensata che quei stupidini riuscivano a sussurrare al
mio cervello. Il mio cervello anche lui in quel frangente non pareva
brillare e piuttosto che capire preferì tornare a perdersi
nell'oblio. Per rassicurarsi si raccontò che essendo di origine
cinese, quegli occhietti stupidini, di certo avevano interpretato
male. Per fortuna la ragione stava di guardia e subito accortasi di
quelle discrepanze intervenne gridandomi: “Guaaaaaaaaaardaaaaaaaa
l`orolooooooooooogioooooooooooooo!!!”.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">In quel momento, come Pinocchio col
Gatto e la Volpe, decisi di seguire subito l'esempio del cervello,
che si sa è il capo, e comunque in società più apprezzato del
cuore, e optai per l'oblio.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">La ragione però è una tosta, per cui
mi costrinse a guardare in faccia la realtà...Mi ero addormentata di
nuovo sul treno. Erano le sei di sera ed io ero in viaggio dalle
quattro del pomeriggio, mi ero addormentata, quindi fatto il viaggio
già due volte. A quel punto mi dividevano solo qualcosa come venti o
venticinque minuti dal mio obbiettivo, più il tempo necessario sino
a casa. Dunque se tutto fosse filato liscio sarei arrivata alle
sette.
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">A quel punto iniziai a tremare
chiedendomi se quando uno diventa pazzo inizi così. Alle sette, a
casa. Io però ero GIÁ stremata...Poi, in un crescendo, qualcosa
iniziò a stringere attorno al collo. Il suono della sveglia
rimbombava già minaccioso nel mio piccolo orecchio: in pratica
sarebbe successo da lì a poche ore DI NUOOOOOVOOOO!! Spiegai a
Ragione che il punto non era solo arrivare a casa, che bisognava
anche farsi la doccia, sfamarsi, quindi cucinare o preparare
qualcosa. Questo naturalmente nel migliore dei casi. Insomma solo se
saturno non fosse stato contro, e altri fenomeni scientifici che
tutti noi ormai conosciamo. Mi chiese allora quando avrebbe suonato
la sveglia: le quattro meno dieci. Rigorosamente del mattino. Ragione
iniziò a piangere e io allora la presi in braccio e le accarezzai i
capelli.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><br /></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">L'indomani agguerrita come Cucciolo ero
alle 4:15, rigorosamente del mattino, già in cammino. Tutto
procedeva bene ed ero riuscita a non addormentarmi sul treno. Certo
c'era solo un po' di freddo e ciò nonostante fosse agosto, ma era
ok. Io poi non sono una che rompe le balle e stressa, anzi mi adatto
benissimo, si, benissiiiiiiiiiiiiiiiiiiimooooooooooooooAAAAAAAAA!!!</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Ero caduta. Caduta a terra, stesa con
la faccia a terra. Immobile. Il buio. Il freddo. Il giubbotto mi
teneva stretta. Il cappello di lana era scivolato davanti quei
stupidini cinesi che stavolta non erano stati attenti. Manco
un'anima. Ok forse le anime c'erano, ma con “Ghost” ho imparato
che la maggior parte non riesce a prendere le cose. In quel momento
la COSA che giaceva sul pavimento ero io. Io piccola e blu. L'ironia
della sorte aveva voluto che quel mattino indossassi proprio il
giubbotto blu (da me chiamato “Blu Rivoluzionario” per motivi che
capisco solo io), nonché l'unico che avessi, e che in quel momento
spalmata sul marciapiede faceva di me una ridicola puffetta.
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Il gelo, lo stupore o il dolore, o
forse tutti e tre insieme (scusate questa formula la trovo in una
pagina si e una no di un libro si e uno no che leggo: la volevo usare
anche io!!), mi fecero restare là distesa sino a che un
“AAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRrrrrrrr!” uscì dalla mia
bocca rimbombando ovunque. Mi misi in piedi, e questa volta la
lacrima che uscì dal mio occhi non aveva niente a che vedere con la
ragione.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><br /></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><br /></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><br /></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><br /></span>
</div>
Mirahttp://www.blogger.com/profile/16066805916746118868noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3165796954954489990.post-32359993686332091882012-08-30T02:02:00.001+02:002012-08-31T04:30:57.883+02:00il mio Canada...pagine di un diario estivo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5xyzM3R9EjvGREgo-hqmUGMVkQlWWLB3q3msnh0W6SIj1PwCAMlo1dOyZAM4OPhyphenhyphenH-3WHgAdj5IAWBrJ9YvOXT7JoGPCxBZDhuVw6gG1V86eHiQsdbqIh5Y_HZ7QTPOCyz5rr75JrFfE/s1600/sassi.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5xyzM3R9EjvGREgo-hqmUGMVkQlWWLB3q3msnh0W6SIj1PwCAMlo1dOyZAM4OPhyphenhyphenH-3WHgAdj5IAWBrJ9YvOXT7JoGPCxBZDhuVw6gG1V86eHiQsdbqIh5Y_HZ7QTPOCyz5rr75JrFfE/s320/sassi.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Quando stavamo per trasferirci in Canada dalla Sicilia, una
delle domande ricorrenti, dopo: “Il lavoro l’avete?”, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>era: “Ma perch<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">é</span> in un posto cos<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">ì</span>
freddo?”</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Oggi, non essendo in vena di polemiche, non mi soffermer<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">ò</span> su nessuna delle risposte date
alle domande in alto. Al contrario, essendo di buon umore, mi sofferemer<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">ò su due aspetti fondamentali: il Canada
agli occhi di un non canadese medio; il Canada agli occhi di un non canadese
medio che vive in Canada (il gioco di parole è assolutamente voluto).<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-family: Calibri;">Per un amante di
“gossip” culturale come me, avere l’opportunità di attingere informazioni
direttamente alla fonte è un dono dalle proporzioni notevoli. Il Canada,
infatti, grazie alla convivenza di persone provenienti un po’ da tutte le parti
del mondo, ha dato l’opportunità alla mia stessa natura di trovare il proprio
pane quotidiano fatto di aneddoti, storie di tradizioni ancestrali, luoghi
comuni, etc...<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-family: Calibri;">Per fare degli
esempi, ho avuto modo di sentire storie di emigrazioni (diverse dalla mia,
quantomeno nelle modalità) dalla bocca dei diretti discendenti. Ho visto foto,
ho capito come si organizza un matrimonio combinato in Sri Lanka, ho scoperto
che in alcune parti della Colombia si mangiano le formiche arrostite, buone
come un chicco di caffè tostato (se non fosse per le antenne e le zampe!); ho
scoperto che l’acqua di un lago non necessariamente è verde melma o marrone
fango e, per farla breve, ho un elenco infinito di cose da scoprire che voglio
gustare lentamente ma con la stessa goduria che si prova nel leccare un
cucchiaio pieno di nutella.<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;"><span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">Un altro piccolo
appunto, che cade a fagiuolo per ciò che mi riguarda, è che le targhe dell</span>’Ontario,
Provincia(che in Italia sarebbe pi<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">ù</span>
a met<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">à</span> tra una regione e uno
stato) nella quale abbiamo deciso di vivere, recitano : “Yours to discover”. Io
le ho prese in parola!</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Il Canada agli occhi un non canadese medio che non vive in
Canada <span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">è</span> cos<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">ì</span>:</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Freddo. Con le camicie a scacchi. Pieno di verde. Gli orsi
ti bussano alla porta. Il cielo <span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">è</span>
perennemente grigio. La temperatura in estate non sale al di sopra dei 5 gradi.
I bambini poverini sentono sempre freddo<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>ma, nonostante tutto, li portano all’aria aperta per abituarli. Se sei
emigrato, sei povero e affamato. I tuoi bambini, forse, anche un po’ sporchi e
tristi. Non c’<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">è</span> il formaggio
buono, non <span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">c’è la frutta buona, non
ci sono vestiti belli, belle riviste, posti da visitare. Ci sono solo ghiaccio
e neve. In Inverno fa buio presto e andare in macchina è pericolosissimo. La
neve, a volte, supera i tetti delle case. È sempre meglio avere una buona
scorta in casa di cibi in caso di emergenza. Ci sono tanti bellissimi laghi ma
l’acqua è sempre melmosa. Chi più ne ha, più ne metta!<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-family: Calibri;">Il Canada agli
occhi di un non canadese medio, che vive in Canada, è così:<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-family: Calibri;">Il Canada è
enorme. Un Paese con 10 Province e 3 territori. Provincia che vai, clima che
trovi! Per spiegare meglio ciò di cui parlo, oggi, vorrei usare due esempi
specifici: una città in Nunavut attraverso le <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>foto di una mia gentilissima studentessa
d’italiano la quale ha acconsentito affinché le usassi nel mio blog; una zona
dell’Ontario (Bruce Peninsula) nella quale ho avuto l’immenso piacere di
trascorrere uno di questi AFOSI weekend<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>dell’estate in Ontario.<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-family: Calibri;">Iqaluit, Nunavut<o:p></o:p></span></span></b></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;"><span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">Iqaluit (il cui
nome vuol dire “luogo con molti pesci” nella lingua inuktitut) è la capitale
del Nunavut (in Inuktitut, “la nostra terra”). Lingue ufficiali: le inuit, </span><span lang="EN" style="mso-ansi-language: EN;">inuktitut and inuinnaqtun, inglese e
francese.<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span lang="EN" style="mso-ansi-language: EN;"><span style="font-family: Calibri;">Da un tema<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>scritto da Patricia in italiano, ho capito
che in Aprile ad Iqaluit c’era tanto freddo (-30, se non erro). Nonostante la
neve, il ghiaccio, il freddo, gli abitanti del luogo organizzano eventi
“sociali” che, nel suo caso, trattavasi di una gara di corsa con le slitte. I
cani che si rifiutano di correre, in compenso, sanno sorridere!</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span lang="EN" style="mso-ansi-language: EN;"><span style="font-family: Calibri;"></span></span> </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCxpgaSfdWnFv40lfQuGhdNKMD_yBYv2Id5Q-Zck6mqSlwem_lMSspkcD55IxN3muSLJLT6vsQIshSyFTn1zMlUM89Z_qqWzDn116Qdx12gwkrvj8MQrhKfG9cuLVtxP-lMkVId6CHPak/s1600/Husky_ride.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCxpgaSfdWnFv40lfQuGhdNKMD_yBYv2Id5Q-Zck6mqSlwem_lMSspkcD55IxN3muSLJLT6vsQIshSyFTn1zMlUM89Z_qqWzDn116Qdx12gwkrvj8MQrhKfG9cuLVtxP-lMkVId6CHPak/s320/Husky_ride.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span lang="EN" style="mso-ansi-language: EN;"><span style="font-family: Calibri;"><o:p></o:p></span></span> </div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span lang="EN" style="mso-ansi-language: EN;"><span style="font-family: Calibri;">Prima che arrivi
l’autunno <span lang="EN" style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;">(guardare la foto che segue per comprenderne il
motivo!) </span> si va in barca a fare la spesa per tutto l’anno (cereali,pasta, riso,
etc...) e, una volta la settimana, un simpatico signore che riesce a pilotare
un piccolo aereo porta sull’isola cibi deperibili. </span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhl1WK_1VeGF-xEwvNGOSOaogn7XdTcbGG4K9Rp34sceLPS2jYCg8kRbt_0uwhqG_ffIodgSlSKLFzsRzkplfF6qUi4pKT3yRlL3FzOuBYq0f4bY33hyphenhyphen_adXSsmCsRU0jXkb9bTfIEPNk/s1600/barca_ghiaccio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhl1WK_1VeGF-xEwvNGOSOaogn7XdTcbGG4K9Rp34sceLPS2jYCg8kRbt_0uwhqG_ffIodgSlSKLFzsRzkplfF6qUi4pKT3yRlL3FzOuBYq0f4bY33hyphenhyphen_adXSsmCsRU0jXkb9bTfIEPNk/s320/barca_ghiaccio.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span lang="EN" style="mso-ansi-language: EN;"><span style="font-family: Calibri;"><o:p></o:p></span></span> </div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span lang="EN" style="mso-ansi-language: EN;"><a href="http://www.city.iqaluit.nu.ca/i18n/english/pdf/resident.pdf"><span style="color: blue; font-family: Calibri;">http://www.city.iqaluit.nu.ca/i18n/english/pdf/resident.pdf</span></a><o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<o:p><span style="font-family: Calibri;"> </span></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: Calibri;">Sauble Beach e Lion’s
Head, South Bruce Peninsula, Ontario<o:p></o:p></span></b></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Io, per ignoranza, rientravo tra quella schiera di persone
convinte che l’acqua di un lago potesse soltanto essere melmosa, marrone,
verdastra e, in una parola, inaccettabile per chi come me fosse abituato a un
mare azzurro, verde smeraldo, limpido e cristallino (non ad Agosto e non
dappertutto!).</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Ebbene s<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">ì</span>,
devo ammetterlo! Quest’estate l’Ontario mi ha riservato un’altra grande
sorpresa: l’acqua di un lago trasparente e cristallina. Un lago abbastanza
grande da non far scorgere l’altra sponda e, dunque, dare la sensazione del
mare con l’unica e sottolineo UNICA differenza di immergersi in acqua dolce. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQ7gOSCqP5OVNtYDc8c6d4BKZ8bS7wQBZ6njgcR4CLMgo_KzqbpdO2tjFhQB040OPspGWpbtDG19zcDOLJG8U4um_ZVhC_38ZpOvd92wbLiw00f1aE6gom7yWxZsewMw8stqk1nT1wBKU/s1600/Faro.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQ7gOSCqP5OVNtYDc8c6d4BKZ8bS7wQBZ6njgcR4CLMgo_KzqbpdO2tjFhQB040OPspGWpbtDG19zcDOLJG8U4um_ZVhC_38ZpOvd92wbLiw00f1aE6gom7yWxZsewMw8stqk1nT1wBKU/s320/Faro.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhtTHd8NVTmXbccZtEgzZPFUhkrdhqPSczOjhJX6W7K6SrRTeVlwjAN1U0U3SPTP8osyB5rxpzXvMV4zIZzfe9S2AHkMzPLgulkivwo8anXBrlvJZ21zGinBoX40oHDKYXmfXKrUjTnmo/s1600/felice.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhtTHd8NVTmXbccZtEgzZPFUhkrdhqPSczOjhJX6W7K6SrRTeVlwjAN1U0U3SPTP8osyB5rxpzXvMV4zIZzfe9S2AHkMzPLgulkivwo8anXBrlvJZ21zGinBoX40oHDKYXmfXKrUjTnmo/s320/felice.JPG" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">A nord di Vaughan, che a sua volta <span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">è</span> definita come “the city above Toronto”,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>si trova una penisola (Bruce Peninsula) che,
devo dire, <span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">è</span> un posto
assolutamente incantevole. </span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Un venerdi sera siamo partiti alla volta di Sauble Beach
dove avremmo trascorso<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>un fine settimana
in un Motel (che in Nord America <span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">è</span>
un po’ diverso da un Motel in Italia o in Brasile, a detta di alcuni cari amici).
Il sabato mattina ci siamo svegliati in un posto incantevole, un po’ fuori dal
tempo dove, a tratti, si ha la sensazione di essere in una sorta di “Casa nella
prateria”.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">A causa della mancanza di acqua pubblica e sistema fognario,
le grandi catene alberghiere, i fast food e tutto ci<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">ò</span> che di norma attira il turismo di massa sono stati costretti
a optare per altri luoghi, facendo di questa localit<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">à</span> un luogo estremamente incantevole.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Detto questo, dalla mia prospettiva, adesso non manca nulla
per rendere il Canada il luogo in cui voglio decisamente vivere.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgE4Gh52iB05CWUsP5uCYTosHmOl4SnNafkm4ViXCgqbNl5d0ilbAsmgHv2-RYEHleSHuEQbcPn0D9QRUm3dQBDCJ268k17PmksaiZ3WsC36Hm7NTSdnMNbgShvpFtLeqBQZHpuHkHtnYk/s1600/infinito.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgE4Gh52iB05CWUsP5uCYTosHmOl4SnNafkm4ViXCgqbNl5d0ilbAsmgHv2-RYEHleSHuEQbcPn0D9QRUm3dQBDCJ268k17PmksaiZ3WsC36Hm7NTSdnMNbgShvpFtLeqBQZHpuHkHtnYk/s320/infinito.JPG" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
</div>
Claudiahttp://www.blogger.com/profile/10420602256820570881noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3165796954954489990.post-30166120049194012792012-07-06T21:01:00.000+02:002012-07-06T21:01:44.950+02:00Mi piace / Non mi piace<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiirRWAYYdOYgK6t3mT3wOv9D3jtEvJK-qP5KN5byRRSBviz3VJJDbf0aOgf6G7JswHC6AgM4XtN8JG7txIND_RywQ-g7VxJ5ekT4u6V5dsCRXXrAmKtNx5RNJnsQlPLTdqANY4P6JtPeib/s1600/smile+Kopie.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiirRWAYYdOYgK6t3mT3wOv9D3jtEvJK-qP5KN5byRRSBviz3VJJDbf0aOgf6G7JswHC6AgM4XtN8JG7txIND_RywQ-g7VxJ5ekT4u6V5dsCRXXrAmKtNx5RNJnsQlPLTdqANY4P6JtPeib/s320/smile+Kopie.jpg" width="320" /></a></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace quel momento perfetto in cui i fiocchi di neve cadono lenti e
non si sente niente</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace la Nutella</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piacciono le cose sorprendenti di tutti i giorni</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace sognare</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace quando l`amore ti arriva dagli occhi di chi ti guarda</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Non
mi piacciono i vigliacchi e le colombe</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Non
mi piace Nora Roberts</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace l`odore del caffè e l`albero che mi sta di fronte mentre lo
bevo</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace uno spirito libero</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace l`odore della primavera</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Non
mi piacciono le persone in cattiva fede, i depressi disurpatori</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Non
mi piacciono quelli che non pensano e non producono, che sono poi
ladri di idee e schemi altrui</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Non
mi piace “ciò che vale per te non vale per me”</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Non
mi piace la noia</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piacciono la sfida e l`avventura</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace sognare</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Non
mi piacciono i “io lo so come ti senti anche se non mi è mai
successo”</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Non
mi piace il vuoto</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace l`intelletto sveglio</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace cogliere l`espressione di chi si tradisce e crede di no</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace sapere ciò che gli altri credono un segreto</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace Hannibal</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Non
mi piace Don Abbondio</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piacciono i Marillenknödel</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace la panna montata</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Non
mi piacciono le vocali spalancate</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace il gioco</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace immergere un dito nella cera bollente e guardarla asciugare</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace quando mi raccontano delle cose fatte insieme, e
credono che in commercio ci siano T-Shirt con me stampata sopra</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace credere che un giorno ci saranno T-Shirt con me stampata sopra</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace sapere che il senso ci sia</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace ignorare a volte quale sia il senso</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace quando ride e poi dice “così”</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace quando nella mia mente la vedo truccarsi</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace una coccola</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Non
mi piace chi provoca rumori con intenzione</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Non
mi piace chi grida il tuo nome dalla stanza accanto aspettando che tu
grida di rimando</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace la luce che emana</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Non
mi piace andare in bagno e vedere un uomo col colbacco e senza
pantaloni che ha dimenticato di chiudere la porta</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace il temporale che è appena scoppiato</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Non
mi piace quando Claudia non si piace</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace quando Claudia si piace</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace quando riesco a piacermi</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Non
mi piace quando non mi piaccio</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Non
mi piace un comando</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace la disciplina</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace la gioia che provo quando la provo</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Non
mi piace la sopraffazione</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Non
mi piace “piangersiaddosso”</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace capire</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace a volte tutto</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace quando amo tutti</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace quando smetto di amare tutti e amo solo me</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace che non mi piace “baciamo le mani”</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace ridere mentre leggo “baciamo le mani”</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace baciare...le mie mani</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piacciono le mani belle</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Non
mi piacciono le mani brutte</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Comic Sans MS,cursive;">Mi
piace “non mi piace”</span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>Mirahttp://www.blogger.com/profile/16066805916746118868noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3165796954954489990.post-76110565515493822892012-07-04T01:08:00.000+02:002012-07-04T01:17:49.368+02:00Mi Piace/Non mi piace<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTkv8vheNKe5VpKaBagbuwMnS31gqY3W4k_WJV-uEC7ocoer4hOjVEoWtZKnsYTd79qrI-ddBaX7bM_PcQ3XRGfOHISRit-QG5Ij6UnG86a4nplmZB0RWPc1pa-ghXN9Z1XIaw2W8cRxU/s1600/2002+-+piedi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTkv8vheNKe5VpKaBagbuwMnS31gqY3W4k_WJV-uEC7ocoer4hOjVEoWtZKnsYTd79qrI-ddBaX7bM_PcQ3XRGfOHISRit-QG5Ij6UnG86a4nplmZB0RWPc1pa-ghXN9Z1XIaw2W8cRxU/s400/2002+-+piedi.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;"><span style="color: black;">-<span style="font-size: large;"><strong>Mi piace bere l’acqua quando sto morendo di sete</strong></span></span></span></div>
<span style="color: black; font-size: large;"><strong>
</strong></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="color: black; font-family: Calibri; font-size: large;"><strong>-Mi piace l’odore dell’olio al muschio bianco</strong></span></div>
<span style="color: #a64d79; font-size: large;"><strong>
</strong></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="color: black; font-family: Calibri; font-size: large;"><strong>-Mi piace vedere il disappunto nello sguardo e sulle labbra
di un idiota che ho appena preso in contropiede</strong></span></div>
<strong><span style="color: black;">
</span></strong><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="color: black; font-family: Calibri; font-size: large;"><strong>-Mi piace pensare di essere una persona buona</strong></span></div>
<span style="color: black; font-size: large;"><strong>
</strong></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="color: black; font-family: Calibri; font-size: large;"><strong>-Mi piace scoprire che la spiegazione appena fornita <span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">è</span> stata assolutamente esauriente</strong></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri; font-size: large;">-Non mi piace l’acqua tonica</span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri; font-size: large;">-Non mi piace l’odore di frittura che sia avverte il giorno
dopo</span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri; font-size: large;">-Non mi piace il disappunto e l’amarezza che si provano quando
un idiota, non <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>prende in contropiede ma,
ha il coltello dalla parte del manico</span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri; font-size: large;">-Non mi piace scoprirmi a dire una cosa cattiva</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">-<span style="font-size: large;">Non mi piace la frustrazione che si prova quando la
risposta perfetta da dare arriva sempre un attimo dopo</span></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;"><span style="font-size: large;"><span style="color: black;">-<strong>Mi piace il profumo che i bambini fanno quando dormono</strong></span></span></span></div>
<strong><span style="color: black; font-size: large;">
</span></strong><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="color: black; font-family: Calibri; font-size: large;"><strong>-Mi piace guardare le persone sedute in treno e immaginare i
loro pensieri, la loro vita</strong></span></div>
<strong><span style="color: black; font-size: large;">
</span></strong><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="color: black; font-family: Calibri; font-size: large;"><strong>-Mi piace la sicurezza della comprensione</strong></span></div>
<strong><span style="color: black; font-size: large;">
</span></strong><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="color: black; font-family: Calibri; font-size: large;"><strong>-Mi piace la pianta che sfida il mio mancato police verde</strong></span></div>
<strong><span style="color: black; font-size: large;">
</span></strong><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="color: black; font-family: Calibri; font-size: large;"><strong>-Mi piace fare addominali e glutei e sentirmi in pace con il
mondo intero</strong></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri; font-size: large;">-Non mi piace il profumo dei bambini che mentre dormivano
hanno fatto cacca</span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri; font-size: large;">-Non mi piace quel senso di fastidiosa noia che gli arroganti
sanno suscitare </span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri; font-size: large;">-Non mi piace parlare di “femmine con femmine; maschi con
maschi”</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;"><strong><span style="font-size: large;"><span style="color: black;">-Mi piace parlare di tradizioni e trovare affinit<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;">à a centinaia di chilometri di distanza<o:p></o:p></span></span></span></strong></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-family: Calibri;"><span style="font-size: large;">-Non mi piacciono
coloro i quali hanno “ l’unico difetto di essere troppo buoni”<o:p></o:p></span></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-family: Calibri;"><strong><span style="font-size: large;"><span style="color: black;">-Mi piace
guardare una commedia e scoprire che alcune emozioni sono davvero universali<o:p></o:p></span></span></strong></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-family: Calibri;"><span style="font-size: large;">-Non mi piace
dover pensare a cosa mangiare per cena</span></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-family: Calibri;"><span style="font-size: large;">-Non mi piace
perdere le staffe<o:p></o:p></span></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-family: Calibri;"><span style="font-size: large;">-Non mi piace chi
non sa dire “grazie”, “prego”, “per favore” a meno che non abbia ancora
compiuto un anno<o:p></o:p></span></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-family: Calibri;"><strong><span style="font-size: large;"><span style="color: black;">-Mi piace
scoprire che le mie insicurezze spesso non sono solo mie<o:p></o:p></span></span></strong></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-family: Calibri;"><span style="font-size: large;">-Non mi piace chi
mi ha dato ragione e nella vita fa esattamente il contrario<o:p></o:p></span></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-family: Calibri;"><span style="font-size: large;">-Non mi piace
aver dato ragione e scoprire che c’eravamo sbagliati in due<o:p></o:p></span></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-family: Calibri;"><strong><span style="font-size: large;"><span style="color: black;">-Mi piace il
Canada<o:p></o:p></span></span></strong></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-family: Calibri;"><span style="font-size: large;">-Non mi piace lo
sciroppo d’acero<o:p></o:p></span></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-family: Calibri;"><strong><span style="font-size: large;"><span style="color: black;">-Mi piace l’acero<o:p></o:p></span></span></strong></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-family: Calibri;"><span style="font-size: large;">-Non mi piacciono
le persone rumorose, noiose, scontate, pedanti<o:p></o:p></span></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-family: Calibri;"><span style="font-size: large;">Non mi piacciono
quelli che “al primo sguardo, a pelle, so esattamente chi ho davanti”<o:p></o:p></span></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-family: Calibri;"><span style="font-size: large;">-Non mi piacciono
quelli che confondono la loro posizione con il diritto di offendere<o:p></o:p></span></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-family: Calibri;"><strong><span style="font-size: large;"><span style="color: black;">-Mi piace l’ironia
e un po’ di sarcasmo<o:p></o:p></span></span></strong></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-family: Calibri;"><span style="font-size: large;">-Non mi piacciono
i sarcastici che non reggono l’ironia<o:p></o:p></span></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-family: Calibri;"><strong><span style="color: black;">-<span style="font-size: large;">Mi piace dire
che sono italiana a un canadese e che vivo in Canada a un italiano<o:p></o:p></span></span></strong></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-family: Calibri;"><strong><span style="font-size: large;"><span style="color: black;">-Mi piace che il
nome di una Paese vada a lettera maiuscola e quello della nazionalità a lettera
minuscola<o:p></o:p></span></span></strong></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-family: Calibri;"><span style="font-size: large;"><strong><span style="color: black;">-Mi piace che
tutte le regole prevedano un’eccezione</span></strong> <o:p></o:p></span></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-family: Calibri;"><span style="font-size: large;">-Non mi piacciono
quelli che fanno dell’eccezione una regola<o:p></o:p></span></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-family: Calibri;"><span style="font-size: large;">-Non mi piaccio<o:p></o:p></span></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="font-family: Calibri;"><span style="font-size: large;">-Mi piaccio<o:p></o:p></span></span></span></div>Claudiahttp://www.blogger.com/profile/10420602256820570881noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3165796954954489990.post-25643309915487471142012-06-29T21:40:00.002+02:002012-06-29T21:40:32.203+02:00La Storia di Teddy...Interazioni parentali :-)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUmwPnR14ZEvysMxBbJ3408nLQ7eXebVquFhRz5Z-6ByGUWRfc_FiUdP9LgbP2Gn0_j5xoLGx2CzxFc5FQxdPEkK9i3AqH0dsGAlM1QB1gNV7qdgSrVJOh8f0sHPo_S4y_TjS_ingk_Kg/s1600/DSC_0498.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUmwPnR14ZEvysMxBbJ3408nLQ7eXebVquFhRz5Z-6ByGUWRfc_FiUdP9LgbP2Gn0_j5xoLGx2CzxFc5FQxdPEkK9i3AqH0dsGAlM1QB1gNV7qdgSrVJOh8f0sHPo_S4y_TjS_ingk_Kg/s640/DSC_0498.JPG" width="428" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEGd9HrPbluw-vF8yHM8bUydLmeTbtclOkeI4rnIWrPU1L-pj5dhxs7kW-kooJcQ88mYzuBg2V1ok6Pr1tqU3jV8z16YKHbDi_LIofZOrOnT9-5QbgWngveunJSDsS5n4xXqlc_aZ3z_w/s1600/DSC_0499.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEGd9HrPbluw-vF8yHM8bUydLmeTbtclOkeI4rnIWrPU1L-pj5dhxs7kW-kooJcQ88mYzuBg2V1ok6Pr1tqU3jV8z16YKHbDi_LIofZOrOnT9-5QbgWngveunJSDsS5n4xXqlc_aZ3z_w/s320/DSC_0499.JPG" width="320" /></a></div>
Quando Lorenzo aveva un anno e la nostra vita sembrava dovesse essere
"italiana" per sempre, eravamo soliti trascorrere tanto tempo
insieme. Leggevamo libri (abbiamo cominciato alla sua tenera età di quattro
mesi), ascoltavamo tanta musica e raccontavamo tante storie.<br />
Un giorno, coricati sull' "isola", un tappeto ricoperto di plaid
davanti al camino acceso di una freddissima casa, cominciammo a inventare una
storia (Lorenzo aveva un anno e mezzo al massimo). C'era un fattore, c'erano
degli animali, c'era un bicchiere di latte. Mancava un libro da leggere che,
però, magicamente apparve tra le mie mani, fatto di ipotetiche pagine che,
grazie all’ausilio della fantasia, Lorenzo riusciva a sfogliare. E ogni pagina
aveva le sue parole, le sue immagini, i suoi nomi che per anni (più di cinque
ormai) sono rimasti invariati, inalterati, inattacati e inattaccabili. La
storia è diventata poi anche di Maia ma, per rispetto del co-autore Lorenzo, le
parole sono rimaste invariate.<br />
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Teddy (questo il nome del protagonista
principale) è diventato parte integrante delle nostre vite.<br />
Un paio di volte mi sono ripromessa di scrivere questa storia per presevarla
da quella crescita che, inevitabilmente, finirà con il portarla fisicamente
lontano da noi (più da Lorenzo e Maia che da Mamma Claudia).<br />
Questa mattina, avendo la fortuna di poter lavorare da casa, sono rimasta
con Lorenzo. La scuola è finita ieri e, in quanto primo giorno di vacanza, mi
sono posta il problema morale di come far trascorrere il tempo a questo bambino
senza piazzarlo davanti la televisione, davanti al nintendo, davanti alla WII. <br />
Ancora una volta, Teddy mi è corso in aiuto. Ho mostrato a Lorenzo il blog e
gli ho spiegato di cosa si trattasse e cosa ci consente di fare. Ho detto che
quello era come un nostro libro, un diario nel quale possiamo condividere le
nostre storie. <br />
Avevo già fatto un disegno nel quale c'erano un cane, un cappello, un albero
e un bicchiere e gli ho chiesto cosa ci vedesse. La risposta è stata:
"Questa è la storia di Teddy!"<br />
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Inevitabilmente ho sorriso e mi sono
emozionata. Il sorriso è diventato riso quando Lorenzo ha aggiunto:
"Mamma, però io Teddy lo immaginavo piu' simile a Snoopy!"<br />
Lì ho capito che era giunto il momento di chiedere a mio figlio di fare un
disegno di questa storia...e i risultati, dal confronto tra il mio e il suo,
per me sono estremamente interessanti. Nei punti in comune e nelle diverse
evoluzioni.<br />
<br />
“La Storia di Teddy”<br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">C’era una volta un cagnolino di nome Teddy il quale, avendo
molta sete e fame, decise di andare alla stalla della Mucca <i style="mso-bidi-font-style: normal;">MooH</i> per prendere un bicchiere di latte.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Il fattore, a un certo punto, decise anch’egli di andare
alla stalla per prendere un po’ di latte. Una volta arrivato, per<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">ò</span>,
vide che di latte non ce n’era pi<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">ù</span>. A quel punto, and<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">ò</span>
su tutte le furie e domand<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">ò</span> a Mooh se sapesse chi fosse il ladro di latte. “Mucca
Mooh! Chi ha rubato il mio latte?”</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">La MuccaMooh, pur conoscendo la risposta, disse: “Mooooooohhhhhh,
non soooono stata io!”</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Il fattore allora decise di fare la stessa domanda agli altri
animali e cos<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">ì</span> and<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">ò</span> prima dal Maialino <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Grunf<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">e gli chiese: “Maialino Grunf! Chi ha pres oil mio bicchiere
di latte?”</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Il maialino per<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">ò</span>, troppo impegnato a fare delle
capriole sul fango, disse: “Grunf, Grunf...Non lo so! Grunf!”</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Allora, and<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">ò</span> dalla Pecora <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Beehheeh</i> per porle la stessa domanda alla quale, ancora un volta,
ottenne la stessa identica risposta: “Beehheeheh, Nooonne hooo la piuuu
paallida iiideeaaa, Behheeheh!”</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">A quel punto<i style="mso-bidi-font-style: normal;"> il</i> contadino,
pensando fosse un complotto di tutta la fattoria decise di rivolgere la domanda
direttamente al suo amico fidato, Teddy.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Teddy era un cagnolino vivace, allegro, al quale piaceva
giocare e pensare di essere il miglior cane da guardia del mondo. Quando Teddy
si rese conto che il padrone stava proprio cercando lui, cerc<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">ò</span>
di assumere l’espressione pi<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">ù</span> seria di cui fosse capace.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">“Teddy, amico mio!” disse il fattore certo di essere vicino
alla sua risposta. “Hai per caso visto chi ha bevuto il mio latte?”</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Teddy rispose: “Nou..Nou Nou. Non saprei!” </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">“Teddy, sei stato tu?”, disse il fattore insospettito da
quelle goccioline penzolanti dai baffi del cagnolino.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">“Nou, nou...Non sono stato io”, continu<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">ò</span>
imperterrito l’amico fidato.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Finch<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">é</span> uno sguardo un po’ pi<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">ù</span> severo da parte del fattore,
fece capire a Teddy che era giunto il momento di dire la verit<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">à</span>. “Mi
Spiace Signor Contadino. Sono stato io a prendere il bicchiere di latte perch<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">é</span>
avevo troppa fame e sete!”, disse Teddy piegando le sue orecchie verso il
basso.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">A quel punto il fattore rispose: “Mio Caro Teddy, le cose
degli altri non si prendono e non si toccano senza prima chiedere il loro
permesso. Quando si desidera qualcosa, basta chiedere con gentilezza e “Per
Favore”.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>A queste parole, notando che
Teddy era davvero dispiaciuto, il fattore disse: “Teddy, sai cosa facciamo? Sei
stato coraggioso ad ammettere il tuo errore e, inoltre, sei stato bravo a chiedere
scusa! Adesso, per fare pace, prendiamo un altro bicchiere di latte, un piatto
pieno di squisiti biscotti alle mandorle e, insieme, andiamo a fare merenda
sotto quell’albero di mele laggi<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">ù</span>!”</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFP-Cmp5SxMldkJ3yItUYPNnjVoWT_hX9R4i5aoPzQsb_PYzapsWmJj5XwKWJ9EITilgWe5qibSX_r_UkYI9YgW5PibhGPan3uCS_p5h5GOrqh7_710Zn-3KeBzEnse2US8nclQ3WosZA/s1600/DSC_0494.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFP-Cmp5SxMldkJ3yItUYPNnjVoWT_hX9R4i5aoPzQsb_PYzapsWmJj5XwKWJ9EITilgWe5qibSX_r_UkYI9YgW5PibhGPan3uCS_p5h5GOrqh7_710Zn-3KeBzEnse2US8nclQ3WosZA/s640/DSC_0494.JPG" width="427" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMcu9DZUj00TG-vOFfMTH5EGRgSRFBSWorJ1UBHQjt6ZF0ngXkrGZXMOtE8v7ufSdRB64hujZFi5KTHs46JHHTdsXNqiNQsoX0qYAGnALvBw7RIEAVFR05OldKpikQ0NJLnSDcV_PttR8/s1600/DSC_0495.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMcu9DZUj00TG-vOFfMTH5EGRgSRFBSWorJ1UBHQjt6ZF0ngXkrGZXMOtE8v7ufSdRB64hujZFi5KTHs46JHHTdsXNqiNQsoX0qYAGnALvBw7RIEAVFR05OldKpikQ0NJLnSDcV_PttR8/s640/DSC_0495.JPG" width="428" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZAH1CYCfmDFZ_pN6XcTgr4ryMmr5BamA6hqmltowc74OiX7D3Y3ecjJ17W6YlW7Ef1Wynv4ApVGqAkEU6rJFKpYdbdJ1phes8MHlGcQyg4O3oWuNXF43luHruUyl4r-etVwgWHTONsA0/s1600/DSC_0496.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="428" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZAH1CYCfmDFZ_pN6XcTgr4ryMmr5BamA6hqmltowc74OiX7D3Y3ecjJ17W6YlW7Ef1Wynv4ApVGqAkEU6rJFKpYdbdJ1phes8MHlGcQyg4O3oWuNXF43luHruUyl4r-etVwgWHTONsA0/s640/DSC_0496.JPG" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWqBD5EogC-igd74sK1nsYYS_flCfD4_ixHQXUBo1pBXiySZ9rUv4hIH4rfqF8nkZKMHo5pu-bUSTbpddHb3flqUxi0UVzehEuaMQgEK9zk1DPIq8RKx7hJj4bhdeNdhXdQiTaxglMlLo/s1600/DSC_0497.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="428" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWqBD5EogC-igd74sK1nsYYS_flCfD4_ixHQXUBo1pBXiySZ9rUv4hIH4rfqF8nkZKMHo5pu-bUSTbpddHb3flqUxi0UVzehEuaMQgEK9zk1DPIq8RKx7hJj4bhdeNdhXdQiTaxglMlLo/s640/DSC_0497.JPG" width="640" /></a></div>Claudiahttp://www.blogger.com/profile/10420602256820570881noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3165796954954489990.post-90712121535279957342012-06-26T19:22:00.003+02:002012-06-26T20:06:48.933+02:00Oh Baby baby...<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9pDDP8e5hfghyphenhyphenfB_h2Ny9q1hKGeVGHt1UT8qIyJvOz0KauIIo7xhSx15070IGu84qmsw0dJltucuw1P7h3aU_Anl1Jx3CaEiXzzZFn02zG9N5tbObsmzmgeA8pQTqIw-cviAtiUvoSR1y/s1600/furby.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="221" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9pDDP8e5hfghyphenhyphenfB_h2Ny9q1hKGeVGHt1UT8qIyJvOz0KauIIo7xhSx15070IGu84qmsw0dJltucuw1P7h3aU_Anl1Jx3CaEiXzzZFn02zG9N5tbObsmzmgeA8pQTqIw-cviAtiUvoSR1y/s400/furby.jpg" width="400" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Quando
entrai, davanti a me stava un uomo alto con in testa il mio cappello
di lana, quello colorato, la mia borsa militare a tracolla, una
sigaretta finta realizzata con un cartoncino arrotolato, che
continuava a dire sculettando “Io sono Mira e sono universitaria!
Si, io so un sacco di cose...lalalalalalallala!”. Original Gay non
aveva capito che avendo addosso le mie cose, io mi trovassi già
lì...Restai impalata nella mia tenuta bianca, senza espressione.
Accortosi di me lasciò cadere infastidito tutto sul pavimento
compreso il ghigno idiota e se tornò alla sua postazione. Il PC,
Youtube, Britney.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"> </span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i> “My
loneliness is killing me (And I) <br /> I must confess I still believe
(Still believe) <br /> When I'm not with you I lose my mind <br /> Give
me a sign, hit me baby one more time”</i></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;">Entrata
in cucina Tamer si stava divertendo a dondolare tenendosi da un lato
al lavandino e dall`altro al tavolo. “Uhuhuhuhuhuhuhuh!!!!”. Poi
perse il ritmo e cadde in avanti. Pablo rideva talmente tanto da non
emettere suoni. Ulisse roteò gli occhi e se ne andò.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;">Stavo
lavando le stoviglie quando Jenny, la cameriera, mi chiese di andare
in cantina a prendere “...chdohuhasch Keller sofort schblän
blebleble”. Resami conto dell`urgenza mi precipitai giù: tra tutte
le cose la risposta giusta era solo una! Ma quale?? Pensai alla
matematica, alle possibilità...A volte ci si azzecca...Naturalmente
non è mai stato il mio caso. In un nano secondo pensai alla mia
compagna di liceo che era riuscita a passare all`anno successivo solo
perché quell`anno vennero introdotti i test a risposta multipla.
Chiudeva gli occhi e zak! Risposta giusta. Poi pensai a Furby, alias
la nostra insegnante di lettere, quella il cui fidanzato era morto a
una settimana dalle nozze. Furby l`avevo battezzata così perchè era
semplicemente precisa a lui. Furby!! Quel giocattolo con gli occhi a
palla giganti!! </span></span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;">Furby
era un po' pazza, e tutti lo attribuivano a quella prematura, quanto
crudele, scomparsa del fidanzato, che secondo me in realtà aveva
avuto un`idea geniale dopo essersi letto “Il fu Mattia Pascal”.
Tra le tante cose, nonostante le dimensioni, i suoi occhi non
vedevano bene...e questa fu la salvezza della fortunata compagna. Il
giorno in cui vennero convocati i genitori infatti, gli occhi di
Furby trasformarono il 3- in 7+ (dove i voti andavano da 1 a 10). Che
culo!!! </span></span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;">Come
detto questo non fu mai il mio caso. </span></span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;">Afferrai
una pila di piatti fondi e andai correndo di nuovo su, pensando o la
va o la spacca.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
“<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;">Noooooooooo
Miraaaaaaaaaaaaa!!!”. </span></span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;">Mist!!
Ciò che in realtà mi era stato chiesto lo capii quando Jenny tornò
indietro con dieci bottiglie di vino...rosso...</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;">Bisognava
sempre lavare la cucina, dove lavare è il termine giusto per
definire ciò che ogni sera avveniva! Ognuno di noi sostituiva scarpe
e calzini con infradito per il mare, i pantaloni poi salivano su
trasformandosi in short, i capelli venivano meticolosamente gellati
(nel caso degli uomini) o particolarmente tirati su (nel mio caso).
Maschere subacquee posizionate sul viso, dove la mia era pink, blu
per Tamer, verde quella di Pablo e rigorosamente nera quella di
Ulisse! Pablo faceva partire allora “La Gasolina” per darsi e
darci la carica e viiiaaaaaaaa!!!!! L`acqua iniziava ad uscire con un
getto fortissimo, spingendo via anche i più micro dei microrganismi.
Dai pezzetti di lattuga ai batteri, nessuno aveva chance!</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;">Poi
ridendo iniziavamo a spruzzarci l`acqua addosso a vicenda ridendo
divertiti! I vestiti bagnati divenivano allora trasparenti, i capelli
tornavano a muoversi liberi, e noi il team del Tuguria, inscenavamo a
conclusione di questo rito serale una coreografia sul pezzo
preferito di Pablo.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;">Non
è vero.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;">Piuttosto
ogni volta eravamo ridotti uno schifo, ed eravamo semplicemente
stanchi...</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;">Una
di queste sere in cui eravamo alle prese con le pulizie, Original Gay
entrò in cucina tuonando: “Appena finito venire subito in sala,
CAPITOOOOOO!!????? Ho da dirvi una cosa estremamente
importante!!!!!”. Licenziamenti in vista? Ognuno di noi non sapeva
più che pensare. </span></span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;">Veloci
come non mai, asciugammo l`ultima goccia d`acqua dal pavimento e
semza neanche cambiarci, in fila come soldatini, ci recammo da lui.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;">Lui,
figlio del Signor Male, ci stava aspettando ad un tavolo ben
apparecchiato con una bottiglia di Champagne. Lui, Original Gay,
voleva festeggiare con noi il buon incasso della giornata: era felice
e voleva gratificarci. Insomma aveva messo in atto il gioco più
antico e perverso del mondo di quel “avvicinati che non ti faccio
niente”, che poi ottenuta la fiducia si trasforma in uno schiaffo
in pieno viso (nei casi più fortunati). Solo che lui l`aveva
applicato al contrario che, si sa, reca anche le sue soddisfazioni.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;">Bevemmo
facendo finta di rallegrarci e io proprio in quel momento decisi che
fosse arrivato il momento di recitare la mia poesia:</span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>Ricordati
di me quando me ne sarò andata,</i></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>partita
per sempre nella terra del silenzio;</i></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>Quando
non potrai più tenermi per mano</i></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>né
io, pur volgendomi per andare, restare.</i></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>Ricordati
di me quando, giorno dopo giorno,</i></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>non
potrai più parlarmi</i></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>del
futuro che avevi pensato per noi:</i></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>solo
ricordati di me; sai che sarà tardi allora</i></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>per
chiedere consiglio o pregare.</i></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>Ma
se il mio ricordo dovesse abbandonarti</i></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>per
un poco</i></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>e
poi di nuovo ti tornassi in mente,</i></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>non
addolorarti,</i></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>poiché,
se il buio e il disfacimento</i></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>lasciano
vestigia dei pensieri che ho avuto,</i></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>è
assai meglio che tu dimentichi e sorrida</i></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>anziché
ricordare e rattristarti. - Christina Rossetti</i></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Original
Gay continuava a fissarmi incredulo: “E dove te ne vai?”</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Fu
così che mi ricordai di essere stata un tempo una studentessa, come
diceva lui, universitaria, e pensai a Montale. Dalla mia bocca uscì
solo: “<i>Non chiederci la parola</i>, a me e a tutti i miei io”.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Uscendo
sentì solo Britney cantare:</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
“<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>Oh
baby baby, how was I supposed to know <br />Oh pretty baby, I shouldn't
have let you go <br />I must confess that my loneliness is killing me
now <br />Don't you know I still believe <br />That you will be here and
give me a sign <br />Hit me baby one more time”</i></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i><br /></i></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>Mirahttp://www.blogger.com/profile/16066805916746118868noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3165796954954489990.post-58627061105461732962012-06-24T22:45:00.002+02:002012-06-24T22:46:27.021+02:00Persival<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i>[…] Un odore strano, un insolito
tanfo...quello stesso che...</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbgzf9WHXdtZnJ1H_sI8q2mqPNSYjpgp9fGAMl9RIS120sYGaiYVCgINInqD0JLkayHn1RmS1bERDw9ybB6YkVZJiFQlb-hMdxElI1oooUVVkVukaZHnWfbnTzTssm195tPRoOZwZnxByD/s1600/mini.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="177" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbgzf9WHXdtZnJ1H_sI8q2mqPNSYjpgp9fGAMl9RIS120sYGaiYVCgINInqD0JLkayHn1RmS1bERDw9ybB6YkVZJiFQlb-hMdxElI1oooUVVkVukaZHnWfbnTzTssm195tPRoOZwZnxByD/s320/mini.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Quello stesso che in quel castello
regnava sovrano. Era semplicemente così, così sgradevole, tra lo
sporco e l` umido.</i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Un fastidio olfattivo sordo
puntualmente accompagnato da un altro che, inizialmente era solo
visivo, poi epidermico, e infine si trasformava in un unico flusso di
adrenalina. Brrrrrrrrrrrrrr!!!</i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Qualsiasi movimento o azione anche
garbata e attenta erano sufficienti a metterli in moto. Loro, sempre
pronti ad attaccare a prescindere, loro che vivevano una vita ai
margini, nell` oscurità e le tenebre. Uno strano popolo
caratterizzato dall` impotenza tutta e che nei secoli aveva
sviluppato tecniche di terrorismo da far sentire “i più”
semplici idioti che giocano a dolcetto o scherzetto. Loro erano
riusciti a mettere a punto un` arma impareggiabile di cui nessuno
avrebbe mai potuto privarli...L´era di archi frecce era ormai stata
superata, e i proiettili seppur veloci, rendevano tutto poco
divertente. La guerra adesso doveva essere una faccenda da deliziare.
Un processo lento e doloroso, perverso ed esasperante. </i>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Fili sottilissimi dalla difficile
percezione tattile che, al momento richiesto, venivano azionati in
direzione del nemico, il quale non riusciva più a distoglierne lo
sguardo. Tutti ormai sapevano che non li si doveva guardare nelle
antenne in nessun caso: bastava anche solo una sbirciatina ed era
fatta. Così erano caduti i migliori. E come Ulisse e le sirene, la
storia continuava sempre a ripetersi.</i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Lentissimi e roteatori, lentissimi e
precisi...la più raffinata tortura psicologica di tutti i tempi,
attraverso la capacità di stabilire un contatto virtuale
direttamente con il sistema nervoso dell` osservatore, capace di
farlo impazzire.</i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Quando il Re scostò il calice
trasparente da cui stava bevendo, un forte dubbio che, non fu capace
di tradurre subito in parole, lo fece trasalire: uno di loro stava
galleggiando morto. Il medico di corte diagnosticò un caso di
suicidio. Naturalmente il suo popolo non gli credette e sostenne si
trattasse di un complotto. Da allora si dice che la Guerra Infinita,
allora iniziata e mai terminata, sia iniziata con il ritrovamento del
cadavere di Persival.</i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i>A loro di Persival non importava un
bel fico secco, ma fecero come se. “Oh Persival!!! Così giovane!!!
Perché perché perché?”, gridava il Popolo Marrone in un delirio
straziante per gli ascoltatori, dove anche questo faceva parte del
loro terrorismo. E dire che erano solo...solo...Loro appartenevano
alla specie degli Schifoidi...Erano solo Scarafaggi e per questo
sottovalutati...Ma per questo i migliori strumenti del Signor Male.</i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Chiusi il libro e guardai
l`ora...e...What a pity! Dovevo andare, giacché il Signor Male aveva
provveduto anche all´esistenza di Original Gay, che di certo mi
stava già aspettando.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>Mirahttp://www.blogger.com/profile/16066805916746118868noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3165796954954489990.post-34041220577285077442012-05-27T20:43:00.000+02:002012-05-27T20:44:24.436+02:00Death closes all<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOOAw-Y-kzjeYz6tx4LamMm9QfXQA7h1z7YlkMnKZKRMCu7sMbpqtdz6WjQ3oO4gjd4Q_APTDoXnSMtaHUj1spVqFx377mAzmHLrZSvkyFmRWce8De06ycTZhRHfuHvE7YrxMzdyfCPIhJ/s1600/copertinatesto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="220" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOOAw-Y-kzjeYz6tx4LamMm9QfXQA7h1z7YlkMnKZKRMCu7sMbpqtdz6WjQ3oO4gjd4Q_APTDoXnSMtaHUj1spVqFx377mAzmHLrZSvkyFmRWce8De06ycTZhRHfuHvE7YrxMzdyfCPIhJ/s400/copertinatesto.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Le
due ore al corso erano state abbastanza divertenti ed ero anche
riuscita a liberarmi del quarantenne sfacciato che, pur essendo anche
lui in una classe per principianti, sapeva già flirtare come quelli
dei corsi avanzati. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">La
lezione pomeridiana era stata preceduta da cinque ore di lavoro, e
spedita come un robot con le Duracell, mi dirigevo nuovamente al
Tuguria per poter con un pò di fortuna verso mezzanotte tornare a
casa.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Si,
quei tempi in cui non avevo bisogno della Red Bull, e ancora meno di
miscelarla alla vodka.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Lì
ad aspettarmi c´erano i miei ormai nuovi amici più uno. Infatti da
quel giorno il team avrebbe hannoverato tra i suoi membri anche
Ulisse. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">(Ops!
Scusate oltre ad avere problemi con le virgole, inizio ad avere uno
strano rapporto anche con le ”h”! Si prega di limitarsi ad
ignorarla, del resto si sa che è “mutina”).</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Giunta
a destinazione Tamer si precipitò da me, sgranando gli occhi come al
solito, e mi chiese come fosse possibile che la mozzarella potesse
venire definita anche con il nome di “bocconcini”. Quando in
cucina si presentò Original Gay per ritirare la lista della spesa,
Tamer entusiasta come un bambino delle elementari che sa per una
volta la risposta esatta, disse una parola che finisce anche in “ini”
ma che ahimè iniziava con “bok”.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Tamer
noooooooo!!! Come spesso accade...troppo tardi!</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Ulisse
non ricordava esattamente un personaggio epico, né di Omero né di
Tennyson...Nonostante ciò io mi ricordai che “Death closes all”.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Come
tutti noi anche Ulisse doveva, prima di essere assunto regolarmente,
essere sottoposto ad un esame. Fu così che nel menù vennero
inserite microbanane fritte con guacamole e aglio intero di
contorno. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Il
popolo estasiato non riusciva a credere al proprio palato, e da quel
momento l´aria in città non fu più la stessa...</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Tamer
mi diede un tocco di carne incaricandomi di tagliarlo. Punto. Non
avendo ricevuto indicazioni particolari pensai di essere libera di
tagliarne fette a forma di cuore. Insomma ne tirai fuori un`infinità
di fettine che per la sottigliezza ricordavano il carpaccio. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Ero
proprio orgogliosa di me!! Avevo svolto un lavoro degno di Giotto,
per la perfezione intendo. Io sono in realtà un po' Giotto: chi fa
gli archetti bianchi più precisi del mondo quando si tratta di
French Manicure?? Esatto!</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Impettita
come lo chef Knorr della pubblicità, mostro a Tamer il mio
operato...Un sorriso già disegnato in faccia...il mio cuore batteva
sempre più forte certo della incombente lode...rullo di
tamburi...”MIRAAAAAAA NOOOOOOOOOO CHE HAI
FAAAAAAAAAAAATTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!”. Quella
carne era destinata al grill...avrei dovuto tagliarla più
spessa...solo un po'...</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Naturalmente
io scoppiai a ridere tanto da dovermi piegare, incapace di poter
prendere sul serio la sua espressione, che per me in quel momento era
la cosa più divertente che avessi mai visto. Allora lui di nuovo
“NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!”:</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Ad
ogni nuova “O” i miei polmoni lottavano per trattenere che quel
po' di ossigeno che io non riuscivo a fornire, mentre il mio cervello
aveva messo in azione una squadra speciale per ripristinare il
controllo sul corpo, e da spastico riportarlo a normale.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Continuai
a ridere senza controllo sino a che qualcosa sotto iniziò a spingere
sempre più incalzante ad ogni risata. Insomma la vescica si stava
preparando per un colpo di stato. Così andai.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">In
bagno continuai a ridere a crepapelle ripensando agli occhi sgranati
di Tamer. Il mio make-up era ormai sparito. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Osservavo
il mio viso quando da destra qualcosa attirò la mia attenzione. Era
bianco e rilucente, così piccolo eppure già forte. In Miralandia il
primo della sua specie...Lo toccai con attenzione come si fa con un
pulcino appena nato...e poi...con un urlo disumano tirai con tutta la
forza che potei:
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAArrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!!!</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Una
lacrima scivolò sulla mia guancia destra (è proprio vero che è
tutto collegato). Poi concentrai lo sguardo sulla creatura...niente a
che vedere con i suoi simili qui a Miralandia...Mi dissi che le
sepolture classiche non fossero più di moda, ergo presi l`
accendino. Un odore intenso mi ricordò la mia Barbie Malibù, di
quel giorno in cui decisi di farle la piega con il fon e le si
squagliarono entrambi: i capelli più il bigodino in cui li avevo
arrotolati.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Con
tranquillità raccolsi il puntino duro che era ciò che restava della
creatura e con accortezza e precisione lo deposti nella scatola dei
fiammiferi che elessi a sua urna. Sopra solo una semplice scritta:
“R.I.P. Nylon”.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">La
sera a letto continuai a ripensare a Nylon e al suo destino, a come
“Death closes all”, ad Ulisse.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Stavo
per chiudere gli occhi quando lo sentii...Non riuscii mai a vederlo,
ma il fastidio di quel suo lamento lo ricordo ancora oggi: “Cri cri
cri cri cri cri cri cri cri cri cri cri cri cri cri cri cri cri
cri...”. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Si
trattava di un fastidioso Grillino.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dyA-xrFtssxh91BzzTIrQof8vq-ECieTjYW0ex2cN5i29zaGT7jRrXLZ0ofEdgzFusqBOArBJ67psdGxoWdhw' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>Mirahttp://www.blogger.com/profile/16066805916746118868noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3165796954954489990.post-21308578003233504522012-05-07T04:19:00.000+02:002012-05-07T04:19:17.339+02:00Riflessioni<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/PWu71JMwGWE?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />
<br />
Di questa canzone mi ha colpito, e mi colpisce, la capacit<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;"><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;">à</span> di descrivere con disarmante chiarezza uno stato d'animo, un malessere, una consapevolezza.</span><br />
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;">Un paio di frasi le mie preferite. Al primo, primissimo posto "Che le parole nell'aria, sono parole a met<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;">à/Ma queste sono gi<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;">à scritte, il tempo non passer<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;">à".</span></span></span></span><br />
<br />
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;"><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;"><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;"><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;">Per i miei amici canadesi, qui di seguito il testo...e se la musica non <span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;">è di vostro gradimento, le parole rappresentano comunque un buon esercizio.</span></span></span></span></span><br />
<br />
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;"><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;"><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;"><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;"><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;">Buonanotte</span></span></span></span></span><br />
<br />
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;"><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;"><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;"><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;"><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;"></span></span></span></span></span><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;"><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;"><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;"><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;">Claudia</span></span></span></span><br />
<br />
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;"><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;"><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;"><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;"><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;"><span style="font-family: Times New Roman; font-size: small;">"Non basta un raggio di sole in un cielo blu come il mare<br />perché mi porto un dolore che sale, che sale...<br />Si ferma sulle ginocchia che tremano, e so perchè...<br /><br />E non arresta la corsa, lui non si vuole fermare,<br />perché è un dolore che sale, che sale e fa male...<br />Ora è allo stomaco, fegato, vomito, fingo ma c'è<br /><br />E quando arriva la notte <br />e resto sola con me<br />La testa parte e va in giro <br />in cerca dei suoi perchè<br />Né vincitori né vinti <br />si esce sconfitti a metà<br />La vita può allontanarci, <br />l'amore continuerà...<br /><br />Lo stomaco ha resistito anche se non vuol mangiare<br />Ma c'è il dolore che sale, che sale e fa male...<br />Arriva al cuore lo vuole picchiare più forte di me<br /><br />Prosegue nella sua corsa, si prende quello che resta<br />Ed in un attimo esplode e mi scoppia la testa<br />Vorrebbe una risposta ma in fondo risposta non c'è<br /><br />E sale e scende dagli occhi <br />il sole adesso dov'è?<br />Mentre il dolore sul foglio è <br />seduto qui accanto a me<br /><br />Che le parole nell'aria <br />sono parole a metà<br />Ma queste sono già scritte <br />e il tempo non passerà<br /><br />Ma quando arriva la notte, la notte <br />e resto sola con me<br />La testa parte e va in giro <br />in cerca dei suoi perchè<br />Né vincitori né vinti <br />si esce sconfitti a metà<br />La vita può allontanarci,<br />l'amore poi continuerà...<br /><br />Ma quando arriva la notte, la notte<br />e resto sola con me<br />La testa parte e va in giro <br />in cerca dei suoi perchè<br />Né vincitori né vinti <br />si esce sconfitti a metà<br />L'amore può allontanarci,<br />la vita poi continuerà<br />Continuerà<br />Continuerà"<br /><br /><span style="font-family: Calibri;">(Arisa)</span></span></span></span></span></span></span>Claudiahttp://www.blogger.com/profile/10420602256820570881noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3165796954954489990.post-23516521776929553022012-05-04T03:48:00.002+02:002012-05-04T03:48:52.388+02:00...Talking about a revolution...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/SKYWOwWAguk?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">La riflessione di questa sera <span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">è</span> che ci sono delle cose, nella
vita, che fanno parte di noi da sempre. Sono un po’ come la stessa colonna
vertebrale. <span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">È</span>
l<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">à</span>,
con te da sempre. Si <span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">è</span> sviluppata in te...o il tuo corpo le si <span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">è </span>sviluppato
attorno. Cose c e non si possono realmente spiegare. S<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">í</span>, c’<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">è</span> la Scienza, ma questo a volte
non basta.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Per anni ho sempre provato una profonda attrazione per
questa canzone di Tracey Chapman...ricordi, volti cari, amati, che hanno fanno
parte della mia esistenza. Dopo anni, tanti anni mi soffermo sul testo della
canzone e lo riscopro. Riscopro, scopro che non poteva che essere quello...non
poteva che essere una delle tante canzoni colonna sonora della mia vita, della
mia natura..un po’ semplice, un po’ ribelle ed estremamente inquisitoria.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">"</span><span style="font-family: Times New Roman;">Don't you know <br />They're talkin' bout a revolution <br />It sounds like a whisper <br />Don't you know <br />They're talkin' about a revolution <br />It sounds like a whisper<br /><br /><br /><br />While they're standing in the welfare lines <br />Crying at the doorsteps of those armies of salvation <br />Wasting time in the unemployment lines <br />Sitting around waiting for a promotion<br /><br /><br />Poor people gonna rise up <br />And get their share<br />Poor people gonna rise up <br />And take what's theirs<br /><br /><br /><br />Don't you know <br />You better run, run, run... <br />Oh I said you better Run, run, run... <br />Finally the tables are starting to turn <br />Talkin' bout a revolution "</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
Chapman, Tracey, <em>Talkin Bout a Revolution</em></div>Claudiahttp://www.blogger.com/profile/10420602256820570881noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3165796954954489990.post-51367156996708128952012-05-02T16:54:00.006+02:002012-05-27T20:52:19.653+02:00In the Promised Land<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8XEQkAJsM-XxjoqMiAf-Sjr-2MeoUrqd8EaX3dm24ZFIt89rDoLk4Op-phbx4aRxHlcQhNCiqE-DhJ07GxcoY2bTQy0bz82AkNplfkjGj-dhaCs5d-oo4QIFglEw3HZx8B3A31Nglo-F9/s1600/funghipioggia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="220" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8XEQkAJsM-XxjoqMiAf-Sjr-2MeoUrqd8EaX3dm24ZFIt89rDoLk4Op-phbx4aRxHlcQhNCiqE-DhJ07GxcoY2bTQy0bz82AkNplfkjGj-dhaCs5d-oo4QIFglEw3HZx8B3A31Nglo-F9/s400/funghipioggia.jpg" width="400" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Il
giorno dopo da studentessa universitaria di lettere mi ero
trasformata in aiuto cuoco. </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Adesso per favore non facciamo delle
parole un caso, ovvero io non so se si scriva “aiuto cuoco”,
“aiutocuoco”, “aiuto-cuoco” oppure se sia di solito più il
caso di gridare “Aiuto Cuoco!!!”. In realtà forse è insieme a
tante altre una parola inventata esclusivamente dai gastronomi... O
forse no.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Naturalmente
noi altri siamo difficili prede della tristezza e rassegnazione e
così essendo le cose e la vita tutta una mera questione di
prospettive...beh mi divertii un sacco!!</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Arrivata
venni presentata al team di cui sarei diventata membro da li a due
secondi. Un uomo imponente col panzone e i capelli bianchi con un
sorriso che di solito potrebbe definirsi “a 36 denti”, se non
fosse che lui così tanti non ne aveva. L´altro si illuminò invece
completamente e sfoggiò un sorriso che inserito in un viso color
cioccolato mi sembrò di aver fatto l´errore di fissare il sole. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Insomma
il team gioiva di cuore. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Sopravvissuta
al primo giorno di lavoro che si rivelò un Crashkurs su come
tagliare le verdure e quindi la carne, il giorno dopo capii perché i
miei colleghi si fossero tanto rallegrati... Infatti avevano lavorato
talmente tanto nell´ultimo periodo che il fatto di aver trovato
un´aiutante seppure nana aveva permesso loro di vedere la luce alla
fine del tunnel e quella luce si chiamava vacanza!! Insomma i due si
misero allegramente in malattia!!</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Dunque
sempre perché tutto è una questione di prospettive, si potrebbe
dire che la mia fu la carriera più veloce di tutti i tempi! Quindi?
Quindi il secondo giorno ero già cuoco!! A questo punto la strada
tra me e un ristorante tutto mio poteva essere davvero breve, per
esempio poteva darsi che il giorno seguente mi aspettassero sul
tavolo direttamente i documenti per la cessione dell´attività con
accanto una foto del gestore con bermuda color cachi e già
abbronzato ai Caraibi. Oh no anche lui aveva seguito la luce
ammaliante che distoglie dalle responsabilità!!!</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">La
vita però è burlona e così...beh la settimana successiva il team
era nuovamente compatto e con grande sorpresa appresi che i due
continuavano ad essere gentili... Da non crederci mi volevano bene!!</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Ben
presto mi fu chiaro che non facevo parte di un gruppo di persone
normali ma individui simpaticamente in delirio!</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Iniziato
il turno della sera, nella mia tenuta bianca a pois rossi (il
pomodoro l´ha sempre avuta vinta!!), inizio serissima come si addice
ad una situazione di lavoro decente, a tagliare attingendo da quella
bianca montagna che a guardare da fuori lasciava vedere solo il mio
chignon manco fosse stato il vero cratere degli champignons. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Assorta
trifolavo manco fossi stata Edward mani di forbice quando intravedo
Pablo, quello con pochi denti di origini russe, passarmi accanto
velocissimo. Senza troppi pensieri continuai. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Dall´altro
lato vedo Tamer, il membro di origini turche del team muovere la
braccia a scatti, alzarle abbassarle, mentre furtivo guarda in
direzione della porta. Tutto durò pochi secondi e Original Gay fece
di botto il suo ingresso. Silenzio e immobilità, solo il rumore
della lama sul mio tagliere. Intanto la montagna si era trasformata
in fiocchi di neve e io mi sentivo sulla stessa lunghezza d´onda di
una protagonista di un film come “La foresta dei pugnali volanti”,
dove i fiocchi di funghi svolazzavano intorno a me al rallentatore e
io, l´eroina, con il pomodoro sulla maglietta al posto del sangue e
il perfetto chignon sempre là. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Original
Gay non entrò, piuttosto restò sulla soglia ad osservarci tutti. Io
tra i fiocchi, Pablo a novanta gradi piegato davanti la lavastoviglie
come se distogliendone lo sguardo essa potesse smettere di
funzionare, Tamer serissimo continuava a gettare vino nella padella
con le cotolette dando vita a fiamme spettacolari. Nessuno volse mai
lo sguardo nella direzione della porta. A quel punto certo che tutto
fosse ok Original Gay tornò alla sua postazione chiudendosi la porta
dietro. Ad aspettarlo “One more time” di Britney. La gastronomia
non gli piaceva, in compenso però adorava youtube!</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Scomparso,
Pablo e Tamer scoppiano a ridere tanto da non riuscire più a
respirare. Io sollevo un sopracciglio interrogativo e Tamer mi viene
incontro e mi dice “Tu che cosa vuoi bere?”. Insomma erano
ubriachi. Fu così che le ore di lavoro si trasformarono in
divertimento infinito.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Tra
piatti sporchi, grattacieli di verdure e migliaia di stoviglie da
asciugare ci divertimmo un mondo!</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Pablo,
circa 40 anni, mi raccontò la sua storia e dei suoi sogni e di come
adorasse la musica, cercando di convincermi del fatto che la canzone
più bella di tutti i tempi fosse “La Gasolina”, pezzo che che
faceva vibrare il ristorante e l´intero edificio dalle 15 alle 18
quando non eravamo in servizio. Si lo so, e la risposta è che Pablo
durante la pausa a casa non voleva tornarci.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Per
essere certo che la comunicazione funzionasse Pablo finiva ogni frase
con “hai capito?” con accento sud italiano. Era il suo
intercalare preferito oltre che una delle poche frasi in italiano che
sapeva dire.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Ben
presto Tamer lo fece suo, però non credo che lui fosse portato per
le lingue, per cui “hai capito?” con lui si trasformò in “hai
capisci?” con un accento indefinibile che voleva imitare quello di
Pablo.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Anche
Tamer come Pablo amava la musica.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Nessuno
poteva anche solo fischiettare un motivo qualsiasi nelle sue
vicinanze che ecco che Tamer iniziava ad ondulare manco fosse stato
privo di ossa. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Ondulava
e ondulava e poi all´improvviso si arrestava, mi si avvicinava e mi
diceva nella lingua più o meno comune “Original Gay è super gay,
non è per niente simpatico”. Allora sgranando gli occhi enormi e
scuri mi si avvicinava sino ad essere a pochi centimetri dal mio naso
e se se usciva con un “tiè” mimato teatralmente.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Io
davvero non so come riuscissimo a comunicare, giacché nessuno di noi
tre era nella condizioni di esprimersi neanche lontanamente
decentemente nella lingua del paese in questione. Strano vero? O
forse no...?</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Tamer
mi diceva sempre “una Mira, cinque lingue!” oppure “quattro
pezzi una Mira” (quest´ ultima non l´ho mai capita)...</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;">Poi
un bel giorno al team di aggiunse Ulisse.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>Mirahttp://www.blogger.com/profile/16066805916746118868noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3165796954954489990.post-5104801316998637852012-05-02T05:08:00.002+02:002012-05-02T05:14:27.013+02:00"God save the Queen"<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaCd6Gi3XZziSDegREdrIhw_AJQ_OmOgfcu6SvDePql-3Wc7wbq3lCdfTlZ7Yc3N9qE7OVRI6Hgc39RD4KZOHyJorQNL69PkM-j8HOo2OwaHVxffqn5iPS37-rKgyxFSyvkjX3wHaJBpQ/s1600/Regina.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="245" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaCd6Gi3XZziSDegREdrIhw_AJQ_OmOgfcu6SvDePql-3Wc7wbq3lCdfTlZ7Yc3N9qE7OVRI6Hgc39RD4KZOHyJorQNL69PkM-j8HOo2OwaHVxffqn5iPS37-rKgyxFSyvkjX3wHaJBpQ/s400/Regina.png" width="400" /></a></div>
<br />
Nella mia nuova vita in Canada, sono entrate a far parte tante cose. Non
mi riferisco solo ai pancakes, ai Toronto Maple Leafs, ai nomi di giocatori di
hockey che ignoro, ma le cui figurine sono entrate a far parte del mio quotidiano
grazie a Lorenzo che cerca di insegnarmi i nomi dei campioni e quelli degli “sfigati”.
<br />
<br />
Non mi riferisco nemmeno al caffè di Tim Hortons (anch’egli in<em> illo tempore</em>
famosissimo giocatore di hockey); alle pale da neve; ai procioni, puzzole o
marmotte che, anche qui, annunciano l’arrivo anticipato (o posticipato) della
primavera. E, non penso nemmeno alle oche canadesi: né quelle in carne ed ossa
che potrebbero ucciderti per il solo esserti avvicinato ai loro pulcini; né,
tantomeno, a quelle di una famosa marca di piumini bellissimi e carissimi che
non comprerò mai perché mi "sembra brutto" spendere tutti quei soldi anche quando
scontati del 60%<br />
<br />
<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Mi riferisco a Maia e alla
Regina Vittoria. Sí, proprio lei: Sua Maestá la Regina. Quella di “Dio salvi la
Regina”. Mia figlia è riuscita a piangere per venti minuti solo perché ho avuto
l’assurda idea di comunicarle che la Regina Vittoria, quella della quale il
Canada si accinge a festeggiare il compleanno, é, cito testualmente, “diventata
un angioletto”.<br />
<br />
Non so cosa abbia capito oggi all’asilo. Non so cosa le abbiano detto. So
solo che per qualche strano motivo si era convinta di essere stata invitata
alla festa di compleanno della suddetta regina. Ho cercato di consolarla
facendole presente che, se da un lato è vero che “buon’anima” della Regina
Vittoria ci ha lasciati prematuramente; dall’altro, tuttavia, possiamo contare
sulla Regina Elisabetta II. Niente. Pianto e tristezza. Allora le ho comunicato
che per la festa della regina Vittoria, sarebbero comunque venuti a Toronto,
Carlo e Camilla. Niente. Pianto e tristezza. Domani chiederò qualche spiegazione
alla maestra...giusto per capire se non sia il caso di comprare anche i
palloncini e invitare un animatore!<br />
<br />
Per fortuna, è venuta in salvo Malika Ayane e “come foglie” siamo cadute tra
le braccia di Morfeo...ok. Maia è caduta tra le braccia di Morfeo e io scrivo
per<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>il mio blog.Claudiahttp://www.blogger.com/profile/10420602256820570881noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3165796954954489990.post-30649566344128850182012-04-29T03:36:00.000+02:002012-04-29T03:47:32.254+02:00Idi di Marzo - Diario<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDEq9uLMQVDSh0LbVcvxYNMJYp8Wv5b8oucwxQvisBAvyDQK7uw5iin6_K6hDoGGfgjmjiyWEyy7Us0u9u6RievUsZak4vdUXoOWYjK3VOv8KNpbfhdm0AvyIE8itLAJQp91bj7JCSo3U/s1600/Idi+di+Marzo-Image.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="276" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDEq9uLMQVDSh0LbVcvxYNMJYp8Wv5b8oucwxQvisBAvyDQK7uw5iin6_K6hDoGGfgjmjiyWEyy7Us0u9u6RievUsZak4vdUXoOWYjK3VOv8KNpbfhdm0AvyIE8itLAJQp91bj7JCSo3U/s400/Idi+di+Marzo-Image.png" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-indent: 36pt;">
<span style="font-family: Calibri; font-size: large;">Guardo lo schermo del mio portatile
e non posso fare a meno di sorridere. So gi<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">à</span> quale sar<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">à</span>
l’argomento trattato. So anche che se non trattato nel giusto modo, il
risultato potrebbe avere un qualcosa di patetico.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;"><span style="font-size: large;">Ma “patetico” non riflette il mio stato d’animo n<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">é le mie
intenzioni. Mi armo dunque di coraggio e fantasia (un po’ di autoironoia...che
non guasta mai) e comincio questa storia. Simile a quella di moltri altri.</span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-indent: 36pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="font-family: Calibri; font-size: large;">Marzo é pazzo! Questo lo si diceva sin
dai tempi dell’asilo. A dire il vero, si preferiva usare il termine
“pazzerello” perché si <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sa, a meno che un
bimbo non nasca in un qualsiasi posto “sfasciallitto” (estremamente degradato
psicologicamente e strutturalmente), qualunque sostantivo/aggettivo deve
assumere un tono tenero. Dunque pancia sarà “pancino”; naso sarà “nasino”;
guancia, “guanciotta”; bocca, “boccuccia”; fino a quando, travolti da
quest’alone magico di tenerezza, trasformiamo il frutto di una sgradevolissima
flatulenza (mi viene da ridere solo a scrivere questa parola!) in “puzzetta”,
“piritino” (la radice della parola dipende dalla famiglia e dal quartiere);
cacca in “cacchina”; e via così all’infinito. </span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-indent: 36pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="font-family: Calibri; font-size: large;">Detto ciò, Marzo non può essere
presentato a un bimbo dell’asilo come “Marzo, pazzo”, ma come “Marzo
pazzerello”. Tornando ai miei 34 anni, adesso, non posso dire “Marzo,
pazzerello”. Non per via dei 34 anni ma perché non esiste la parola “cazzello”.
Che c’entra?</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-indent: 36pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="font-family: Calibri; font-size: large;">Ecco il gioco belleffatto (bello e
fatto!)...Marzo, pazzerello non mi ha rotto il cazzello; Ma Marzo, pazzo mi ha
rotto il... Esatto! Esatto! Adesso sì, possiamo cominciare a parlare
seriamente.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-indent: 36pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="font-family: Calibri; font-size: large;">Marzo, Oh Marzo! Se mi soffermo a
pensare a ogni singolo giorno di questo splendido mese, l’unica imagine chemi
viene in mente è: “Uranio in opposizione balla la lap dance con Venere. Marte,
Giove e Saturno a causa di un’indiscutibile sbornia, invece di concentrarsi
sull’energie positive, mettono banconote da 10 dollari negli slip degli altri
2. Piove, piove e piove. Per i sagittario sono finiti gli ombrelli! Che si
arrangino pure...”</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-indent: 36pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="font-family: Calibri; font-size: large;">“Ok. Va tutto bene!”, mi sono detta
all’inizio del mese mentre Lorenzo vomitava nella sua bacinella all 3 di notte.
All 6 del mattino mi sono ripetuta la stessa frase mentre Maia urlava perché
qualcosa che ignoravo aveva cambiato assetto cosmico...e Lorenzo continuava a
vomitare nella sua bacinella.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-indent: 36pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="font-family: Calibri; font-size: large;">Era venerdi. Dopo una settimana di
duro lavoro, stava per cominciare un fine settimana di durissimo lavoro. Alla
domenica pomeriggio, mentre Uranio, Plutone e Collione (è ciò che foneticamente
rappresenta più da vicino il mio pensiero!) mi usavano come bersaglio nella
lora sfida di lancio con le freccette, continuavo a ripetermi che la settimana
sarebbe passata velocemente e presto sarebbe giunto il prossimo weekend e,
SICURAMENTE, sarebbe andata meglio.</span></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="font-family: Calibri;"><span style="font-size: large;">Non aggiungo altro. Non voglio nemmeno dirlo come sia andato l’altro
week-end. E l’altro acora. E non lo faccio poiché, cedendo debolmente a una
certa scaramanzia, temo che questa tragi-commedia possa finire con il prendere
il sopravvento!<o:p></o:p></span></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-indent: 36pt;">
<span style="font-size: large;"><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="font-family: Calibri;">N</span></span><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="font-family: Calibri;">onostante tutto, mantenendo il morale
alto (mi viene in mente l’immagine di chi alza il mento per evitare di finire
con la testa sott’acqua), siamo arrivati ad Aprile.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-indent: 36pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="font-family: Calibri; font-size: large;">Per questo motivo, mi sento emozionata
dall’arrivo di una primavera che pone fine a un non-inverno canadese. Mentre
guido, scorgo le prime gemme sugli alberi. I primi aceri in fiore, i primi
salici piangenti che tornano a sorridere. Ma, anche qui, un atroce dubbio.
Percorro il viale di casa mia e la fila di alberi in fiore si arresta
esattamente al numero civico 259. Dal 259 al 283 gli alberi sono spogli,
spoglissimi. Dal 285 in poi fino all’angolo della strada gli alberi pullulano
di gemme che mi sento alla Sagra del Mandorlo in Fiore di Agrigento</span><a href="http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=3165796954954489990#_ftn1" name="_ftnref1" style="mso-footnote-id: ftn1;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="mso-special-character: footnote;"><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: large; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[1]</span></span></span></span></a><span style="font-family: Calibri;"><span style="font-size: large;">...se
non fosse che vivo a Vaughan (per gli italiani, da pronunciare Voon).<o:p></o:p></span></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="font-family: Calibri; font-size: large;">Vi chiederete se io non stia dando i numeri</span><a href="http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=3165796954954489990#_ftn2" name="_ftnref2" style="mso-footnote-id: ftn2;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="mso-special-character: footnote;"><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: large; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[2]</span></span></span></span></a><span style="font-family: Calibri;"><span style="font-size: large;">...Abito
al 279.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="font-family: Calibri;"><span style="font-size: large;">Ho detto tutto!<o:p></o:p></span></span></span></div>
<br />
<div style="mso-element: footnote-list;">
<br />
<hr align="left" size="1" width="33%" />
<div id="ftn1" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<a href="http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=3165796954954489990#_ftnref1" name="_ftn1" style="mso-footnote-id: ftn1;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="mso-special-character: footnote;"><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: small; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[1]</span></span></span></span></a><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">La <b>Sagra del Mandorlo in Fiore</b> è
una tradizione popolare che si svolge ogni anno ad Agrigento. Con questa
occasione, si vuole celebrare l’imminente arrivo della primavera annunciato dal
il rifiorire dei mandorli. Consiglio di cercare alcune immagini su Google.</span></span></div>
</div>
<div id="ftn2" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<a href="http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=3165796954954489990#_ftnref2" name="_ftn2" style="mso-footnote-id: ftn2;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="mso-special-character: footnote;"><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-CA; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[2]</span></span></span></span></a><span style="font-family: Calibri;"> “Dare
i numeri” (per i miei amici canadesi) vuol dire letteralmente “to give numbers”.
Il significato, in questo contesto, potrebbe essere “to talk nonsense”. </span><span style="font-family: Wingdings; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-char-type: symbol; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin; mso-symbol-font-family: Wingdings;"><span style="mso-char-type: symbol; mso-symbol-font-family: Wingdings;">J</span></span></div>
</div>
</div>Claudiahttp://www.blogger.com/profile/10420602256820570881noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3165796954954489990.post-60155647240424929082012-04-26T00:53:00.002+02:002012-04-26T01:20:48.195+02:00Dolci memorie..."The Ghost of Tom Joad nell'America di Bruce Springsteen"<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWrlGiKQnoJvfrfAPc2A4-7kYTp547gremZoCma2QH_85Y6UDQVPfO4wYV_7f-a0jTNNpfcniHGV-yePg-mEtLA-60impvcAkbkOJIrRUtN6EmlbWuJIvSYTf85P9AX2eAJcB3PrZrY_4/s1600/DSC_0772.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWrlGiKQnoJvfrfAPc2A4-7kYTp547gremZoCma2QH_85Y6UDQVPfO4wYV_7f-a0jTNNpfcniHGV-yePg-mEtLA-60impvcAkbkOJIrRUtN6EmlbWuJIvSYTf85P9AX2eAJcB3PrZrY_4/s400/DSC_0772.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="font-family: Calibri;">Capita proprio così. Almeno, nella mia vita. Per anni, per mesi mi
sono ripetuta che avrei dovuto </span></span><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="font-family: Calibri;"> riprenderla quella tesi scritta con Passione,
Amore per la ricerca, per l’analisi, per la lettura. Eppure, ogni volta che l’osservavo
sullo scaffale della mia libreria, della mia nuova vita, nella mia nuova casa,
nella mia nuova città, del mio nuovo Paese, era sempre la stessa storia. I
battiti del mio cuore acceleravano come quando ci si sente in colpa nel non
riuscire a mantenere una promessa fatta a un bambino e non si sa quali parole
scegliere per comunicargli la brutta notizia.<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="font-family: Calibri;">Il confronto può apparire esagerato. Non lo è. Perché quando
qualcosa nasce dall’Amore, dalla Passione ed é nutrita con onestà intellettuale,
quell’opera è un’opera d’arte della tua vita. È ciò che ti ha tenuto compagnia
per un periodo più o meno lungo...qualcosa che, nella migliore delle ipotesi,
ti ha aiutato a provare la GIOIA.<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="font-family: Calibri;">Oggi ho trovato il coraggio di aprire quella copertina...di leggere
quelle parole, le mie parole e, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>con mio
grande stupore, provare la stessa identica emozione di cinque anni fa. Forse
non sarò mai una scrittrice famosa. Ma...sono e sarò una scrittrice di cuore.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">
</span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: center;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span lang="EN-GB" style="font-family: "Book Antiqua","serif"; font-size: 24pt; line-height: 150%; mso-ansi-language: EN-GB;">"The Ghost of Tom Joad <o:p></o:p></span></i></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
</div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: center;">
<span lang="EN-GB" style="font-family: "Book Antiqua","serif"; font-size: 24pt; line-height: 150%; mso-ansi-language: EN-GB;">nell’America di Bruce Springsteen<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
</div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
</div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: center;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span lang="EN-GB" style="font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 14pt; line-height: 150%; mso-ansi-language: EN-GB;">Claudia
Buscemi Prestigiacomo<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span lang="EN-GB" style="font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 14pt; line-height: 150%; mso-ansi-language: EN-GB; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br clear="all" style="page-break-before: always;" />
</span></b>
</div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: center;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span lang="IT" style="font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 14pt; line-height: 150%;">INTRODUZIONE<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: "Arial","sans-serif";"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Alla
luce della domanda che mi è stata più volte posta sul perché avessi scelto un
cantante come autore da analizzare, in questa introduzione è mia intenzione
spiegare, innanzitutto, cosa mi abbia spinto in questa direzione.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: "Arial","sans-serif";">In primo luogo, sicuramente, a
prevalere è stato il forte desiderio di mettermi alla prova. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-indent: 35.45pt;">
<span lang="IT" style="font-family: "Arial","sans-serif";">La tesi di Laurea,
ai miei occhi, si è trasformata nella prima vera opportunità di mettere a
frutto quanto appreso in questi anni di studio. Di fatto, la tesi è la prima
occasione, per uno studente universitario, per conoscersi e farsi conoscere
realmente; è la prima, e forse ultima, occasione in cui ci si ritrova dall’
“altro lato”. Per la prima volta si è autori di un testo che verrà analizzato,
e dinanzi al quale si ha la responsabilità di esprimere nel modo migliore dei
concetti che, a partire dalla propria mente, devono trovare espressione nelle
parole. La letteratura mi insegna quanto ardua sia questa impresa.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: "Arial","sans-serif";"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Alla
luce di quanto fin qua detto, era, dunque, necessario per me scegliere un
argomento, un autore, un testo che mi desse la possibilità di dar vita ad una
serie di analisi, in un certo senso, inedite. Un argomento che mi offrisse sì
sufficiente materiale bibliografico, ma, soprattutto, piccole tracce da
sviluppare, piccole fonti nelle quali immergermi completamente, per poi uscirne
con una nuova consapevolezza: aver provato per una volta ad annullare
completamente il mio essere e aver guardato il mondo con gli occhi di un’altra
persona.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: "Arial","sans-serif";"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bruce
Springsteen è entrato un po’ per caso nella lista delle mie preferenze e, dopo
aver ipotizzato vari sviluppi a seconda dei testi presi in considerazione, mi è
parso un buon argomento per il mio lavoro. Non si tratta naturalmente di
analizzare Springsteen e i suoi testi in generale, impresa che richiederebbe
anni di studio, ma si tratta di un piccolo approccio alla visione del mondo di
questo cantautore, soprattutto nei confronti di uno solo, tra i tanti, degli
argomenti da questi affrontati nell’arco della sua lunga carriera: il viaggio
dell’uomo alla ricerca di una “Promised Land” che, forse per sempre, gli verrà
negata dalla stessa Storia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: "Arial","sans-serif";">Quale miglior esempio dell’album <i style="mso-bidi-font-style: normal;">The Ghost of Tom Joad</i>?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: "Arial","sans-serif";"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>All’inizio
del mio lavoro, pur avvertendone le potenzialità, non sapevo esattamente in che
tipo di universo avrei cominciato a viaggiare. Non sapevo esattamente verso
cosa mi avrebbero portato le analisi dei suoi testi. Le mie perplessità sono
state presto superate, soppiantate da emozioni forti e riflessioni importanti.
La musica e, soprattutto, i testi letti e riletti mi hanno catapultata in un
universo del quale non si può non tenere conto. Mi hanno fatto vedere realmente
ciò che accade oltre il muro della normalità che cinge solitamente le nostre
case mentali.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: "Arial","sans-serif";"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>I
testi analizzati, la ricerca delle fonti cui Springsteen ha attinto, la lettura
ed analisi di quest’ultime hanno finito col segnare la mia stessa
consapevolezza: tutti siamo in grado di parlare dell’esistenza di realtà amare,
di emarginazione sociale e razziale, di povertà e crolli dell’economia.
Tuttavia, pochi, nel quotidiano (e forse è pure normale che sia così),
riusciamo a mantenere tale lucidità, riusciamo a spingerci oltre la sola consapevolezza
dell’esistenza di realtà altre rispetto alle nostre.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: "Arial","sans-serif";"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span><i style="mso-bidi-font-style: normal;">The Ghost of Tom Joad </i>è un album che ha
lasciato un segno indelebile sulla mia persona. La verità è che se all’inizio
del mio lavoro pensavo di riuscire a vedere il mondo con gli occhi dell’autore,
alla fine di questo mi sono ritrovata a guardare il mondo con gli occhi di
migliaia di persone, quelle stesse cui Springsteen ha concesso un momento di
“gloria” o, semplicemente, l’opportunità di ricordare al resto del mondo della
loro triste esistenza. Alla fine, alla visione di un universo parallelo si è
aggiunta la sofferenza nel provare il loro dolore, la loro frustrazione,
quell’amara tristezza che attanaglia l’anima quando si è consapevoli di subire
un’ingiustizia ed altrettanto consapevoli che ciò interessa solamente a pochi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: "Arial","sans-serif";"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>L’album
in questione, infatti, nacque dal profondo desiderio di Springsteen di
comprendere e far conoscere realtà spesso ignorate. Nacque dal bisogno di
analizzare le dinamiche che sottendono certe realtà sociali che vanno a minare
il terreno su cui poggia quell’idea, largamente diffusa, che vede negli Stati
Uniti il luogo in cui la realizzazione di ogni sogno è alla portata di chiunque
sia armato di buona volontà. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: "Arial","sans-serif";"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Tale
indiscutibile sensibilità verso la realtà contemporanea emerge già nella scelta
del titolo dell’album. Infatti, a partire dalla citazione di un personaggio
della letteratura, il Tom Joad del premio nobel Steinbeck, Springsteen ha dato
vita ad un’ opera dai risvolti sociali notevoli. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: "Arial","sans-serif";">Per il modo in cui le varie tematiche
vengono affrontate e per la natura delle stesse, Tom Joad finisce con
l’assurgere a simbolo di una condizione umana, simbolo dell’uomo contemporaneo
costretto a lottare per il rispetto totale della sua dignità. Diviene simbolo
della lotta per la propria tutela, innanzitutto, in qualità di essere umano, in
una realtà, come avremo modo di vedere, in cui può essere<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>negato finanche il più “piccolo” dei diritti:
l’appartenenza totale a una comunità.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: "Arial","sans-serif";"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bruce
Springsteen dunque, riprendendo un personaggio della letteratura vissuto nel
periodo della Grande Depressione, ne ripropone il viaggio in un’ambientazione
contemporanea. Tale “viaggio” lo porta a mettere in luce le storie cupe ed
amare di uomini che, per un motivo o per un altro, si ritrovano a vivere ai
margini della società. Le storie di uomini che, per motivi diversi,
rappresentano l’altra faccia del “Mito Americano”, del quale, di conseguenza,
vengono implicitamente sottolineate tutte le contraddizioni.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;">
<span lang="IT" style="font-family: "Arial","sans-serif";">Una delle cose
sicuramente più interessanti, al di là della profondità dei temi trattati, è il
ricorso da parte dell’artista a numerose fonti di natura diversa e,
soprattutto, la rielaborazione ed attualizzazione di queste per i propri fini.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: "Arial","sans-serif";">In tal modo, ci si ritrova in un
universo popolato da clandestini messicani, xenofobi, uomini che hanno
partecipato attivamente alla realizzazione del “Mito Americano” e che,
improvvisamente, per “oscure” dinamiche economiche, ne sono stati tagliati
fuori.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: "Arial","sans-serif";">E ciò che più conta, come già
accennato, è che non si tratta di personaggi nati dalla fantasia o dagli incubi
di un artista, ma di uomini e donne, i cui volti sono facilmente rintracciabili
ripercorrendo a ritroso le stesse fonti considerate da Springsteen.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;">
<span lang="IT" style="font-family: "Arial","sans-serif";">In altre parole,
come Tom Joad di Steinbeck non è altro che uno dei tanti uomini conosciuti da
quell’autore durante una sua ricerca sul campo, similmente i personaggi di
Springsteen sono i figli, in carne ed ossa, di un Paese che, ad un certo punto,
li ha considerati “di troppo”. Sono uomini con un’identità precisa e le cui
vite non hanno bisogno di essere rese “speciali” dal pennello magico di un
artista che ha, ampiamente, dimostrato di saper mantenere il suo sguardo fisso
su un paesaggio eterogeneo quale quello statunitense.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span lang="IT" style="font-family: "Arial","sans-serif";">The Ghost of Tom Joad</span></i><span lang="IT" style="font-family: "Arial","sans-serif";">, dunque, è il ritratto tanto amaro
quanto realistico di una realtà, che la sensibilità di Springsteen ha saputo
rappresentare in tutte le sue sfumature, con una chiarezza e semplicità
disarmanti. Encomiabile è anche il fatto che, per poter fare tutto ciò, l’artista
ha deciso di sparire dietro le figure dei tanti protagonisti, lasciando a
questi stessi il triste compito di narrare la propria storia in una prima
persona, che, però, pur nulla togliendo alla loro individualità, si carica di
una valenza sociale non indifferente, raggruppando in sé la storia di centinaia
come loro, i quali dalla speranza di poter vivere nella magica terra di
“Utopia” si sono ritrovati catapultati nel suo opposto: la distopia, l’incubo,
l’incertezza.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<br /></div>Claudiahttp://www.blogger.com/profile/10420602256820570881noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3165796954954489990.post-85050842190167615152012-03-15T17:52:00.000+01:002012-03-15T17:54:38.886+01:00<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dxw73TvyIY96nr32C0sw1qBlY2Cr-1NCCv3vfbhkI_nkELKN_40Pmv0jGoPxMDZF8a8-21cGqRcOwyKeulTtg' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe>Mirahttp://www.blogger.com/profile/16066805916746118868noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-3165796954954489990.post-62202748741688995922012-02-23T04:09:00.001+01:002012-02-23T04:09:11.883+01:00Toccata e fuga...un altro SMS per mantenerlo in vita, nell'attesa di trovare il tempo necessario che il tutto necessita.<br />
<br />
Oggi mi sento cosi'...un po' pesce fuor d'acqua. Un po' in quello stato di "non essere" che ti fa guardare da fuori e non sai se ridere, sorridere...piangere...o che!Claudiahttp://www.blogger.com/profile/10420602256820570881noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3165796954954489990.post-21262471883197699372012-02-22T03:06:00.000+01:002012-02-22T03:06:15.950+01:00Quando la voglia di scrivere non manca...ma il tempo è tiranno!Ogni giorno, ogni mattina, ogni tardo pomeriggio mi ripeto sorridendo che sono tante le cose da raccontare. Non ha senso buttare via qualcosa che ha visto la luce sotto una brutta stella e che, nonostante tutto, ti ha tenuto compagnia senza chiedere nulla in cambio. <br />
Non essendo un cane, non ho dovuto neanche fare troppi sacrifici per portarlo fuori a fare i bisognini...quindi, oggi scrivo uno...con l'augurio di reprendere a scrivere 100!<br />
Caro mio blog...quest messaggio era solo per te.<br />
BuonanotteClaudiahttp://www.blogger.com/profile/10420602256820570881noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3165796954954489990.post-2537370660617965022011-02-04T04:58:00.000+01:002011-02-04T04:58:48.548+01:00A buon rendere...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj45_KYOrYuGnsMXt052PatcGYkRn_nARlve0wxqsYvpm75h9TT7iNdQmFRLOnVCK45zvLQiY1ATARNJmykFU_q4CjFwTEgswbxd7ZDMuvS8NXqSullHNk67AEmEhQpkVfOAGFLbzJwPCI/s1600/Untitled.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" h5="true" height="223" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj45_KYOrYuGnsMXt052PatcGYkRn_nARlve0wxqsYvpm75h9TT7iNdQmFRLOnVCK45zvLQiY1ATARNJmykFU_q4CjFwTEgswbxd7ZDMuvS8NXqSullHNk67AEmEhQpkVfOAGFLbzJwPCI/s320/Untitled.png" width="320" /></a></div>L’ultima volta che parlai di quanto fossi BRILLANTE a dispetto delle dimensioni, fu quando raccontai della mia avventura alla reception di un campeggio.<br />
<br />
<br />
A quella, ovviamente, ne seguirono molte altre ma, tuttavia, mi sento costretta a fare una sorta di selezione. <br />
<br />
Oggi tocca alla mia BRILLANTE avventura nel mondo del settore turistico e/o delle agenzIe di viaggio. Uso il plurale poiché di fatto, pur cambiandone ben tre, la sorte con le persone incontrate non fu delle migliori.<br />
<br />
Prima esperienza.<br />
<br />
Secondo anno di università. Ero già abbastanza cosciente delle mie potenzialità ma non sapevo quanto di fatto fossi BRILLANTE. Mi offrii volontaria in una terra in cui il volontariato è la norma. Non perché siano tutti altruisti, generosi ed estremamente civili (come piace credere a una popolazione alla quale ogni qualvolta si chiede di elencare un proprio difetto dice: “Il mio UNICO difetto è che sono TROPPO buono!”), ma più semplicemente perché con contratto o senza, per un periodo di prova o definitivo, con un contratto part-time, full-time o semplicemente “just cash” (il cui colore è il nero e spesso risulta impossibile riceverne una copia cartacea), colui che sta dal lato del più forte tenderà a pretendere una qualche forma di volontariato per poter TU (e solo TU) contribuire al lancio nel mercato di una “giovane azienda” nata almeno cinque anni prima. <br />
<br />
Per rendere il mio concetto un po’ più chiaro, ritengo sia doveroso fornire qualche esempio.<br />
<br />
Supponiamo che ti sia stato offerto un contratto “just cash” dove in una sfera temporale parallela ma invisibile si dice che dopo un periodo di prova di due, tre mesi , verrai assunto a tempo indeterminato. <br />
<br />
In quella dimensione temporale, dove pare lavorino altrettanto virtuali, ma preparatissimi consulenti del lavoro (che spesso, a quanto pare, fanno pagare le tasse ma si guardano bene dal pagarle), pare sia inoltre ufficiale che ti sia impegnato a dimostrare una buona dose di flessibilità. <br />
<br />
“Flessibilità” a Palermo (e sono certa in molte altre città) è l’equivalente di una spada di Damocle sulla testa e un letto di chiodi sulla seduta della tua poltrona. Qualunque sia il tuo movimento, l’unica cosa certa è che i suoi effetti si ripercuoteranno negativamente su di te e positivamente sull’azienda.<br />
<br />
Ad ogni modo, tornando alle mie esperienze. Uno dei proprietari della prima agenzia, dopo avermi fatto compilare pile di biglietti aerei (esistevano già quelli elettronici ma a quanto pare si aspettava che con i soldi risparmiati col mio stipendio virtuale si potesse acquistare il macchinario) soleva dirmi: “Claudia, a buon rendere!” Fu così che tra un “buon rendere” e un altro passarono i mesi fino a quando, un giorno, giunsi alla conclusione che doveva per forza trattarsi di un tic.<br />
<br />
Il “a buon rendere” che mi fece optare per un ritorno esclusivo allo studio fu pronunciato in occasione dell’organizzazione per la consegna di un famoso premio letterario.. Fino a quel giorno mi ero occupata di biglietti e di qualche voucher per gli alberghi...ma ecco spuntare all’improvisso la FATINA del CULO. Apparve in un secondo e con la sua bacchetta magica tra uno scintillio di stelline multicolour, mi indicò una macchina. Qualcosa era andato storto nel piano A e quindi il proprietario si trovò costretto ad optare per il piano B.<br />
<br />
Uno dei partecipanti più famosi dell’evento culturale era stato simpaticamente dimenticato in aeroporto. Fu così che da “Claudia front-desk” venni presto trasformata in “Claudia autista” e seguendo quello sbrilluccichio di stelline che la Fata del Culo, burlona e biricchina, continuava a indicarmi, arrivai alla macchina...LA MIA MACCHINA! La mia macchina con la MIA BENZINA...<br />
<br />
All’aeroporto l’illuminato, pluridecorato cliente , ovviamente, si mostrò sorpreso di trovarsi davanti il campioncino di un sogno erotico di molti...un’autista ...in miniatura, ma affascinante. Durante il tragitto parlammo di tante cose e spaziando dalla letteratura all’urbanistica della città, al “sacco di Palermo”, non potè più volte fare a meno di dirmi quanto fosse colpito dal mio essere BRILLANTE. <br />
<br />
Arrivammo al suo albergo (lo stesso che qualche anno dopo avrebbe fatto da cornice alla mia prima notte di nozze) e scendemmo dalla macchina: lui per andare, io per salutarlo. So già cosa si aspettano di leggere molti di voi ma vi avverto subito che la realtà dei fatti vi deluderà. <br />
<br />
La scena fu la seguente: io e il signore, uno accanto all’altro a fissare un portabagagli aperto, pieno di valigie. Mi domandai retoricamente e in silenzio se non stesse aspettando che le tirassi fuori di lì ed, essendo estremamente BRILLANTE, non attesi nemmeno che i folletti della mia fantasia mi rispondessero. Tirai fuori le valigie.<br />
<br />
Nuova pausa. Nuovo silenzio. Stessa silenziosa domanda retorica. Stessa risposta. Arrivai alla reception, posai le valigie. Allungai la mano per congedarmi educatamente dall’illustre personaggio e guardandolo negli occhi scorsi un sorriso compaciuto. I palmi delle nostre mani non poterono congiungersi perfettamente. Qualcosa ostacolava il contatto tra le nostre epidermidi. Nooooooo! La manciiiaaaaa! Mi stava dando diecimila lire di mancia per essere stata la più brillante degli autisti che avesse mai incontrato... Diecimila lire: il mio stipendio netto dopo tre mesi di volontariato coatto, pile di biglietti aerei e seimilioni di “a buon rendere” pronunciati con quell’estrema leggerezza dell’essere che riescono ad avere solo gli istruttori di “training autogeno” al corso pre-parto e gli stronzi.<br />
<br />
Almeno, mi dissi, ero riuscita a vedere in faccia per la prima volta la mia cara, carissima FATINA DEL CULO!!!Claudiahttp://www.blogger.com/profile/10420602256820570881noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3165796954954489990.post-90401970132510698592011-01-29T04:28:00.000+01:002011-01-29T04:28:41.429+01:00Brillante...continuaPer chi non lo ricordasse o non lo sapesse, il blog nacque nel 2007 con un intento prevalentemente terapeutico. Invece di andare da uno psicologo o, peggio ancora, da un cartomante, decisi di mettere per iscritto fatti di cronaca vera riguardanti il mio tribolato passaggio sulla terra prima di ritornare in patria dove ad attendermi c’erano tutti i folletti della mia fantasia.<br />
<br />
<br />
Ricordo che quando la missione (immersione totale negli usi e costume di esseri umani spesso dediti a strane attività) ebbe inizio, i miei mini-supervisors optarono per un’isola la quale, ebbi modo di scoprire col tempo, pur facendo parte di un Paese chiamato Italia, godeva di una certa indipendenza che, a sua volta, sfociava in tendenze tanto preoccupanti quanto bizzarre.<br />
<br />
Scoprii un giorno che, per esempio, un’emittente televisiva italiana aveva addirittura preso spunto da essa per dar vita un “reality” chiamato: “L’isola dei famosi”.<br />
<br />
Per quanto quelli del reality fossero famosi, va detto a onor del vero che difficilmente il “reality” avrebbe potuto superare la “reality” (mi si perdoni il gioco di parole ma purtroppo anni e anni di convivenza hanno finito con l’alterare i miei stessi processi cognitivi e linguistic). <br />
<br />
La “reality”. La mia isola adottiva era ed è la vera, indiscutibile, ineguagliabile “isola dei famosi”. Mi sembra di vederli già alcuni dei folletti indigeni con l’indice alzato pronto a fare l’elenco di nomi di gente famosa che ha contribuito a rendere universalmente nota questa terra. Mi sembra proprio di sentirle quelle vocine stridule e fiere pronunciare nomi quail Pirandello, Anchise, Camilleri, Verga, Federico II o Goethe. <br />
<br />
Ho notato in tal senso che, per alcuni di questi folletti, il solo citare questi nomi copre con un manto dorato tutta la polvere (non trovo parola migliore di questa) che negli anni, nei secoli, ha coperto tutto, si è insinuata dappertutto facendo inceppare i più semplici degli ingranaggi , inclusi i neuroni obesi per l’inattività e le dosi di notizie caramellate ingurgitate, di coloro i quail vedono e fanno finta di non vedere, sentono e fanno finta di non sentire pensando che la questione non li riguardi personalmente. <br />
<br />
<br />
<br />
Sia immediatamente chiaro che non metto in dubbio l’importanza o la grandezza storico-culturale dei nomi precedentemente citati.<br />
<br />
Sia altrettanto chiaro che metto in discussione l’obiettività di chi con estrema leggerezza pensa che il solo citarli attivi il pulsante dello scudo protonico sull’isola tutta.<br />
<br />
Sono anche altri, molti altri, i nomi che hanno reso e rendono famosa questa terra di “Arte, Mare, Sole e Cultura”.<br />
<br />
L’elenco potrebbe essere infinito e senza voler mancare di rispetto a nessuno, mi limiterei a citare qualche nome: Peppino Impastato, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Mauro Rostagno.<br />
<br />
Dopo l’ultimo nome ho deciso di mettere un punto ed andare a capo poiché la mia dignità e la mia coscienza m’impongono di mettere anche una distanza fisica tra i suddetti nomi e gli altri che mi accingo a citare...giusto per non dire che non do spazio a tutti. Non dico “di parte” perché di parte lo sono eccome!<br />
<br />
Dunque, dicevamo: “Isola dei famosi”.<br />
<br />
C’é Totó Cuffaro (al momento impegnato in una mission fuori sede), Bernardo Provenzano, Totó Riina e Don Vito Corleone (per molti che vivono oltreoceano trattasi di persona reale. Nell’ultimo periodo mi sono spesso ritrovata a spiegare che quello è un personaggio di fantasia e che, soprattutto, la realtà supera di gran lunga quella descrizione di una fatto, un fenomeno, un modus vivendi e pensandi che ne “Il Padrino” ha reso romanticamente accettabile il tutto).<br />
<br />
<div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;">Infine, ci sono un sacco di altre persone diventate famose nella mia vita e in quella di qualche altra famiglia, la cui vera fama deve ancora esplodere...siamo solo in attesa che si scoperchi questo nostrano vaso di Pandora e che venga dato loro il prestigio che meritano e un viaggio premio di sola andata in uno dei grandi e iperaffollati Resort del Paese</div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;"><br />
</div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;">Ma, si sa, per diventare così famosi ci vuole del tempo...e io so aspettare.</div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;"><br />
</div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;">Mentre aspetto, a chi ne ha voglia, potrei continuare a raccontare le splendide avventure di un essere estremamente brillante nel girone dei Profili alti ma dalla Statura troppo bassa...</div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;"><br />
</div><br />
<div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyDGOnuFFd9qCbgNhexDT9Ubcjy76ANkTvEfvu6KBqLdyaIatr98quDIPBgyvwDxtwHiZlfwNPQhGVDsNLXBOmCl1rGBuwuX4igjVxHfQHxDufejPyqlET3Eab0SEClzsq6ClPP7DDTcQ/s1600/sicily.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="292" s5="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyDGOnuFFd9qCbgNhexDT9Ubcjy76ANkTvEfvu6KBqLdyaIatr98quDIPBgyvwDxtwHiZlfwNPQhGVDsNLXBOmCl1rGBuwuX4igjVxHfQHxDufejPyqlET3Eab0SEClzsq6ClPP7DDTcQ/s400/sicily.png" width="400" /></a></div>Claudiahttp://www.blogger.com/profile/10420602256820570881noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3165796954954489990.post-28928003197769283682011-01-28T18:37:00.003+01:002011-01-28T18:46:40.317+01:00L´isostenibile relativitá dell´ essere<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"></p><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:130%;">Un bambino pensa che ogni volta che gli si spieghi qualcosa dipenda dal fatto stesso che è un bambino, dove noi con bambino immaginiamo una creatura non indipendente da un adulto. (Per adulto cercate di intendere uno di quelli che si è meglio evoluto, insomma “nelle migliori delle ipotesi”, perchè altrimenti dovremmo poi andare a parare su come è diventato il bambino di cui sopra e perchè). </span> </p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:130%;">Uno straniero in terra straniera potrebbe credere, e spesso lo fa, la stessa cosa che continua a ripetersi il bambino che lotta per superare la propria frustrazione. Perchè? Perchè un individuo aperto al nuovo e al diverso spesso si dice che forse, prima di reagire in qualsiasi direzione, debba quantomeno sforzarsi di capire il perchè delle cose, dovuto segno di gratitudine questo che sembra doversi al paese ospitante e tutti i suoi abitanti.</span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:130%;">Ma come stanno davvero le cose?</span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:130%;">Studi specializzati, la cui esistenza conosco solo io, dimostrano che un qualsiasi individuo evoluto e in possesso di un certo bagaglio di risorse varie, dimostrerà una forte tendenza a mettere a disposizione di chi invece di strumenti non ne ha o ne ha pochi, i propri.</span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:130%;">I più credono che tale tendenza sia da identificare con il termine “generosità” o, con il nome meno diffuso ma altrettanto conosciuto di “magnanimità”. </span> </p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:130%;">Con gli occhi dei più, la signora che si preoccupa di adottare una piccola poverella, nonostante la numerosa prole, sarà certamente dunque “magnanima”. </span> </p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:130%;">Facciamo finta che i ricercatori dell´università di Kickapoo , mossi dal desiderio di avvalorare le loro tesi, e con l´ambizione di una nuova pubblicazione su “Psychologies Magazine”, si rechino dalla buona e generosa signora, che per immaginarcela meglio presento con il nome di Sveva Olivieri Medici, per un´intervista. Lo scopo è capire quali processi cognitivi portino all´elaborazione e quindi alla produzione della generosità e dell´amore gratuito, “quello che non vuole niente in cambio”. (N.d.A. Le definizioni qui impiegate per rendere il contenuto dell´oggetto di studi dell´Università di Kickapoo sono bonariamente rese con parole di comune accezione, che in ambito scientifico potrebbero essere considerate erronee).</span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br /></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:130%;">Di seguito l´articolo che si legge su “Psychologies Magazine” quest´oggi:</span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br /></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"> <span style="font-size:130%;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">[…]</span></span></span><span style="font-size:130%;"><i> Anni di ricerca inducono il nostro istituto a ritenere che lo stimolo alla produzione di “amore” non sia da ricercare nel sistema nervoso, ma direttamente nello organo, dal quale dipende direttamente la vita dell´essere umano: il cuore.</i></span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br /></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-style: normal;">[…]</span></span><i><span style="font-size:130%;"> Studiare l´amore è un po' fare un viaggio in alcune delle caratteristiche che differenziano l'uomo dalle altre specie animali, cercare di comprenderne le sue peculiarità, il suo funzionamento, le sue abilità; anche per questo, forse, esso ha affascinato gli studiosi e i ricercatori di ogni epoca. </span></i> </p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><i><span style="font-size:130%;">Proprio Ficino, da non confondere con Ticino, lo aveva detto già nel XV secolo: l´amore muove tutto.</span></i></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br /></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-style: normal;">[…]</span></span><i><span style="font-size:130%;"> L´intervista dei giovanissimi ricercatori della nostra prestigiosa università, il cui nome non proferiró, giacchè io il Professore, e quindi unico beneficiario di tutto il merito degli studi qui condotti, conferma quanto su detto, ma soprattutto la tesi che individui magnanimi esistano in natura per garantire la sopravvivenza della specie, dato che gli individui con a disposizione poche risorse sono più dei primi, e quindi condannati a morte già alla nascita. </span></i> </p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br /></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;"> <i><span style="font-size:130%;">Prof. Dott. Andrea Maria Lanka</span></i></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br /></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br /></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; font-style: normal; text-align: justify;"><span style="font-size:130%;">Lo so cosa sta pensando il lettore: non c´è da stupirsi che l´università di Kickapoo sia più famosa di quella di Cimino!!</span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; font-style: normal; text-align: justify;"> <span style="font-size:130%;">Sorvolando sulla capacità del Prof. Dott. Lanka di rendere piacevolissima pur anche la lettura di testi scientifici (la battuta sul Ticino è memorabileee!!), certo è quello che nel testo subito emerge: “la tesi che individui magnanimi esistano in natura per garantire la sopravvivenza della specie”. Nonostante la stima di cui il professor Lanka goda in ambito scientifico, ahimè pare che a partire da esperienze che hanno fatto solo in pochi e di cui ho sentito parlare solo io, la sue tesi non abbiano una fondata base scientifica.</span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; font-style: normal; text-align: justify;"><span style="font-size:130%;">Infatti da quanto emerso sulla superficie della mia pagina Word, seppur vero che “ individui magnanimi esistano in natura per garantire la sopravvivenza della</span><span style="font-size:130%;"><i> </i></span><span style="font-size:130%;">specie”, è </span> </p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; font-style: normal; text-align: justify;"><span style="font-size:130%;">anche inopinabile che la specie che intendono salvaguardare è la la...(rullo di tamburiii)...: LA LORO SPECIE!!</span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; font-style: normal; text-align: justify;"><span style="font-size:130%;">Infatti sono certa che i giovani ricercatori abbiano dimenticato di chiedere a Sveva se per caso non intendesse riversare le sue attenzioni e cure sulla poverella per mettersi a posto con le sue frustrazioni di madre fallita e assente...Certo è solo un´ipotesi...</span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; font-style: normal; text-align: justify;"><br /></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; font-style: normal; text-align: justify;"><span style="font-size:130%;">Non tremi il mondo là fuori per quanto da me scritto oggi, perchè tanto è solo la mia striminzita opinione, al posto vostro mi preoccuperei solo nel caso in cui a farsi portavoce di ció fosse Lady Gaga: a quella si che crederebbe il mondo!</span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; font-style: normal; text-align: justify;"><span style="font-size:130%;">Ma allora?? La generosità e l´amore non esistono?? La sola cosa che in tutta risposta mi viene in mente è la mia vecchia insegnante di Psicologia: “Ragazzi tutto ció che noi vogliamo lo diventiamo se ci esercitiamo. L´orecchio assoluto dite? Non scordate i geni”.</span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; font-style: normal; text-align: justify;"><br /></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; font-style: normal; text-align: justify;"><span style="font-size:130%;">Cosa c´entra con il bambino e le sue frustazioni? Tutto quello che volete!!</span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; font-style: normal; text-align: justify;"><span style="font-size:130%;">Mi pare chiaro! </span> </p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; font-style: normal; text-align: justify;"><br /></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:130%;">Per Naaaaaarniaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!</span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br /></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm;" align="JUSTIFY"><span style="font-size:130%;">(N.d. A. “Kickapoo” non è un´invenzione. Di seguito il link che potrà chiarire la sua origine<a href="http://www.youtube.com/watch?v=jf-mA8J93Bg"> http://www.youtube.com/watch?v=jf-mA8J93Bg ).<br /></a></span></p> <p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:130%;"><br /> </span> </p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br /></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br /></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br /></p>Mirahttp://www.blogger.com/profile/16066805916746118868noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-3165796954954489990.post-42405154799231355392011-01-22T20:42:00.000+01:002011-01-22T20:42:46.934+01:00...from my Canadian journal...There are so many things I would like to talk about, that I’m not sure where to start from. The first problem is that I don’t know if I’ve already passed the state of New Comer. If it depended on me, I would tell absolutely yes. I’ve got my Canadian experience which, in plain words, means that I’ve at least on full-time contract. By the way, I’ve got also a driver’s licence and two cars. I handsomely pay a day care where my smart son is learning French through his second language that, actually, is English; while my little wild daughter has already learnt how to flush. <br />
<br />
<br />
Actually, I had my Thanksgiving Day with the omnipresent but delicious stuffed turkey. I also experienced the art of carving big, heavy, fresh and hard pumpkins in order to make them as scaring and cools as possible to freak out the kids asking for their “tricks or treats”. Finally, even though this list could continue, I myself was with my Ninja Son and my Frozen Penguin Daughter (when I say “frozen” I literally mean it given that, notwithstanding the -1, I forgot to make her wear her gloves) on the street trying not to lose my precious kids among hundreds of spider-men, devils, angels, Peter pans, skeletons, serial killers and bloody grey vampires.<br />
<br />
T o say the truth, it was not so easy for a person like me who used to hate any kind of costume or even anything in some way related to Carnival, to walk around among adults who pretended (my hope!) to be bloody, devilish, disgusting, paranormal beings. <br />
<br />
But this is my new Country and if I think to get one day my citizenship, a part from the national Anthem, I need to share this kind of experiences at least once.<br />
<br />
One of the funniest things that night happened when, thinking that the party was already done, someone knocked at the door.<br />
<br />
I greeted the guest with my gentlest and warmest smile aware of the fact that behind it, there would be a late kid asking for his treat...<br />
<br />
WHAT? A mini mini Death, holding a shining, shining sickle was looking for treats. At least, I thought, he was not searching for me!!!! It would have been even worse, wouldn’t it?<br />
<br />
By the way, my reaction was weird because, while my body was trying to pick one of the last loot bag from the box, my mind and its eyes kept scanning that Mini Mini Misfortune Holder. He was perfect: a long black gown kept to the waist by a belt consisting of several Mini Mini Skulls and a Mini Mini voice barely audible through a depressing dark hood.<br />
<br />
I had never thought, one day, I could have pronounced a sentence like “Thanks for coming!” to someone who, even only theoretically, represents the symbol of the end of my life!!!<br />
<br />
To be honest, I would know the reason why I was so quiet and relaxed. My first Halloween night occurred exactly at the end of two as surreal as nightmarish weeks of pure craziness. For some reason that I still ignore the week before had been one of the worst I could ever remember...but this is another story...Claudiahttp://www.blogger.com/profile/10420602256820570881noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3165796954954489990.post-19442628825056751142010-12-19T11:45:00.002+01:002010-12-19T11:50:51.413+01:00Buon NataleForse sarebbe carino <br />dare ad ognuno un dolcino<br /><br />Forse farebbe piacere <br />il Bambinello vedere<br /><br />Forse peró ognuno dovrebbe meditare<br />su tutto ció che ci sarebbe da fare<br /><br />Smetterla di puntare il dito<br />e accettare con un sorriso<br /><br />Di amore e pazienza é colmo il cielo<br />non cosí é in terra<br /><br />Forse a nessuno importa niente <br />di ció che dice la gente<br /><br />Forse qualcuno crede <br />di darla sempre a bere<br /><br />Forse ognuno é speciale<br />Forse ognuno é solidale<br /><br />Io volevo augurare a tutti<br />solo un Buon NataleMirahttp://www.blogger.com/profile/16066805916746118868noreply@blogger.com0